L’ascesa degli oppioidi ad alta potenza, come il fentanyl, ha reso difficile l’iniziazione di buprenorfina nei pazienti con dipendenza da oppioidi, a causa dei rischi legati a un possibile ritiro precipitato. Uno studio pubblicato su JAMA Network ha esplorato l’efficacia di due protocolli di…
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Aumento dei disturbi da uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici tra i giovani negli USA
Un recente studio pubblicato su Addiction ha analizzato le tendenze nella prevalenza dei disturbi da uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici (SHA-UD) tra gli iscritti al Medicaid statunitense, comprendendo adolescenti (13–17 anni) e giovani adulti (18–29 anni) dal 2001 al 2019. I disturbi SHA-UD…
LeggiDepressione in gravidanza: il calo dell’uso di antidepressivi senza aumento della psicoterapia
La gravidanza rappresenta un periodo ad alto rischio per la depressione nelle donne, con una particolare vulnerabilità per coloro che hanno una storia pregressa di disturbi depressivi. La decisione di continuare o sospendere il trattamento con antidepressivi durante la gestazione è complessa, poiché, se…
LeggiNeutropenia e prognosi nelle persone con HIV/AIDS
L’infezione da HIV può portare a una riduzione della conta dei neutrofili e a danni al sistema immunitario attraverso molteplici vie. La neutropenia grave determina una prognosi peggiore, rendendo essenziale la diagnosi tempestiva e il trattamento della neutropenia in questa popolazione. È quanto evidenzia…
LeggiHIV: efficace l’intervento di promozione dell’autogestione CHAMPS
Un intervento di promozione dell’autogestione tra le persone con infezione da HIV, noto come CHAMPS, migliora effettivamente le attività quotidiane e potrebbe aiutare ad ottimizzare l’assistenza di routine per l’HIV. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per valutare in che modo vari fattori influenzano l’autogestione…
LeggiOver 60 con infezione da HIV: necessari interventi su misura per assicurare gestione ottimale
Nonostante le strategie di trattamento avanzate abbiano migliorato gli indicatori di salute delle persone con HIV, sono emerse nuove sfide tra i più anziani. Per ottimizzare le cure in questa popolazione, dunque, sono necessari interventi su misura che affrontino le difficoltà di queste persone.…
LeggiStime del rischio cardiovascolare convenzionali forniscono previsioni errate tra persone con HIV
Gli attuali modelli di rischio cardiovascolare potrebbero fornire stime errate quando applicati a persone con HIV. È la conclusione cui è arrivata, su Lancet HIV, una ricerca condotta da un gruppo del Massachusetts General Hospital, in collaborazione con team internazionali. Le malattie cardiovascolari (CVD)…
LeggiImaging multimodale rivela alterazioni del sistema trigeminale nella patofisiologia dell’emicrania
L’emicrania è una condizione neurologica complessa, la cui patofisiologia coinvolge sia il sistema nervoso centrale che quello periferico. Sebbene l’attivazione e la sensibilizzazione del sistema trigeminovascolare siano ritenute elementi chiave nel meccanismo della malattia, gli studi di neuroimaging non invasivo che indagano direttamente le…
LeggiRuolo dell’infiammazione nella neurodegenerazione dell’amiloidosi ATTRv-PN
L’amiloidosi ereditaria da transtiretina con polineuropatia (ATTRv-PN) è una malattia neurodegenerativa causata da mutazioni nel gene della transtiretina (TTR). Sebbene il deposito di amiloide sia caratteristico per la diagnosi, non spiega completamente la degenerazione nervosa, suggerendo la presenza di ulteriori meccanismi patogenetici. Un recente…
LeggiRecettore GPR17: un nuovo bersaglio per la riparazione della mielina post ictus
Il danno alla sostanza bianca e la successiva demielinizzazione rappresentano una delle principali cause di disabilità a lungo termine dopo un ictus ischemico. Ripristinare l’integrità della mielina attraverso la maturazione degli oligodendrociti potrebbe quindi offrire nuove opportunità terapeutiche. Un recente studio pubblicato su The…
LeggiUso intenso di cannabis associato a ridotta attivazione cerebrale nella memoria di lavoro
L’uso della cannabis è in costante aumento a livello globale, ma i suoi effetti sulla funzione cerebrale rimangono ancora poco chiari. Un recente studio pubblicato su JAMA Network Open ha esaminato l’associazione tra l’uso intenso e recente di cannabis e l’attivazione cerebrale in una…
LeggiMicrobioma intestinale e dolore lombare: uno studio mostra stretti legami
Nei pazienti con dolore lombare cronico, la disbiosi nel microbioma intestinale può contribuire alla degradazione alterata degli aminoacidi ramificati (BCAA), promuovendo successivamente l’adipogenesi delle cellule staminali mesenchimali del midollo osseo e la sostituzione adiposa, secondo uno studio pubblicato su JOR Spine. “Il dolore lombare…
LeggiTerapia iperbarica nel dolore regionale complesso, i risultati sono soddisfacenti
La terapia con ossigeno iperbarico può offrire un significativo sollievo dai sintomi nei pazienti con dolore regionale complesso, indipendentemente dal sottotipo di dolore o dalla durata della malattia, secondo una revisione della letteratura pubblicata sul Clinical Journal of Pain. “La sindrome del dolore regionale…
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