Un nuovo studio dell’UniversitĂ Ebraica di Gerusalemme rivela come lo stress psicologico vissuto dalle madri durante la gravidanza possa lasciare tracce molecolari profonde nei neonati, influenzando il loro sviluppo ben prima della nascita. Le modifiche, che colpiscono in particolare le femmine, interessano specifici frammenti…
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Ulcere del piede diabetico: i biofilm aumentano la resistenza agli antibiotici
Uno studio pubblicato su Cureus ha evidenziato come la formazione di biofilm nelle ulcere del piede diabetico (DFU) sia strettamente associata alla presenza di batteri multiresistenti (MDRO), con implicazioni importanti per la scelta terapeutica e per la riduzione dei tempi di guarigione. “L’ulcera del…
LeggiAgonisti del recettore GLP-1 ed effetti metabolici nei bambini con diabete tipo 2
Un’analisi retrospettiva pubblicata su Endocrinology, Diabetes & Metabolism ha valutato l’efficacia degli agonisti del recettore del GLP-1 in bambini e adolescenti con diabete mellito di tipo 2 (T2DM), evidenziando un miglioramento iniziale del controllo glicemico, ma anche un’assenza di benefici persistenti a lungo termine…
LeggiL’indice TyG è un potenziale marcatore diagnostico per l’osteoporosi nel diabete
Uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology ha evidenziato come l’indice Trigliceridi-Glucosio (TyG), misura indiretta della resistenza insulinica, possa rappresentare un utile strumento diagnostico per individuare l’osteoporosi nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 (T2DM), suggerendo una possibile applicazione clinica nella pratica…
LeggiLa sedentarietà aumenta il rischio di diabete, ma l’attività fisica lo riduce
Uno studio trasversale condotto su oltre diecimila adulti in Iran, nell’ambito dello Zahedan Adult Cohort Study, ha mostrato un’associazione significativa tra inattivitĂ fisica e aumento del rischio di diabete mellito di tipo 2 (T2DM). I risultati, pubblicati su Health Science Reports, evidenziano come l’attivitĂ …
LeggiClonidina transdermica: uno strumento per migliorare l’aderenza terapeutica
L’aderenza terapeutica rappresenta una delle sfide principali per il cardiologo clinico, come sottolinea Giovanni Zito, Presidente Nazionale ARCA, in un’intervista a Popular Science. Dati contrastanti sull’aderenza terapeutica Secondo l’esperto i dati disponibili sull’aderenza alla terapia tra i pazienti con ipertensione sono a volte discordanti:…
LeggiInfarto miocardico e ADHD: maggiore mortalitĂ e minore adesione alle cure
Uno studio osservazionale pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology ha analizzato l’impatto dell’ADHD negli adulti che hanno avuto un primo infarto miocardico (MI), rivelando un aumento della mortalitĂ e una minore partecipazione agli interventi raccomandati, pur in presenza di un profilo cardiometabolico simile rispetto…
LeggiVariante non codificante di KCNB1 causa una nuova sindrome cardiaca ereditaria
Un recente studio pubblicato sull’European Heart Journal ha identificato per la prima volta la causa genetica della sindrome familiare da depressione del tratto ST (FSTD), una patologia cardiaca ereditaria associata ad aritmie e disfunzione sistolica. La malattia, finora poco compresa, si manifesta con un…
LeggiPeggioramento della funzione renale nello shock cardiogeno: impatto e predittori
Il peggioramento della funzione renale (WRF) è una complicanza frequente nei pazienti con shock cardiogeno (CS) e si associa a un aumento significativo della mortalitĂ ospedaliera. Un’analisi condotta sul registro della Cardiogenic Shock Working Group (CSWG), comprendente 6.269 pazienti ricoverati tra il 2021 e…
LeggiAmpia variabilitĂ nella diagnosi prenatale dei difetti cardiaci congeniti gravi
Uno studio pubblicato sul Canadian Journal of Cardiology ha evidenziato una marcata eterogeneitĂ nella sensibilitĂ dell’ecografia del secondo trimestre nel rilevare difetti cardiaci congeniti gravi (SCHD) durante la gravidanza. Analizzando retrospettivamente tutti i casi registrati in Quebec tra il 2007 e il 2015, i…
LeggiTezepelumab: sicurezza a lungo termine confermata in pazienti con asma
“L’uso a lungo termine (12-52 settimane) del tezepelumab nei pazienti con asma non aumenta l’incidenza di eventi avversi”, affermano gli autori dello studio cinese intitolato “Long-term safety of tezepelumab in patients with asthma: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials”, pubblicato su…
LeggiMonitoraggio remoto dell’asma: nuove evidenze dagli USA
Un team di ricercatori statunitensi ha pubblicato su European Respiratory Review (2025) una revisione sistematica che evidenzia i benefici del monitoraggio remoto nell’asma. Dopo l’analisi di 19 studi clinici, gli autori hanno riscontrato un miglioramento dell’aderenza agli inalatori di mantenimento, una riduzione dell’uso di…
LeggiL’intensitĂ dell’esercizio e il suo impatto su pazienti con BPCO
Uno studio randomizzato controllato, uscito su BMC pulmonary medicine nel 2025, ha evidenziato l’importanza di mantenere esercizi ad alta intensitĂ durante la riabilitazione polmonare nei pazienti con BPCO, anche in presenza di perdita di peso. La ricerca, condotta su 30 pazienti con BPCO, ha…
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