La terapia con cellule Car-T ha rappresentato una svolta nel trattamento dei tumori del sangue come la leucemia linfoblastica acuta e il linfoma diffuso a grandi cellule B. I ricercatori del Moffitt Cancer Center stanno cercando di capire perché alcuni pazienti rispondono meglio a…
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Sviluppate nuove Car-T promettenti nel trattamento del neuroblastoma
Un gruppo di scienziati del Children’s Hospital di Los Angeles ha sviluppato una versione modificata di cellule Car-T promettente nel trattamento del neuroblastoma: risparmia il tessuto cerebrale sano e uccide in modo più efficace le cellule tumorali. Lo studio è stato pubblicato dalla rivista…
LeggiTossicità e Car-T: gli esperti consigliano un basso dosaggio di corticosteroidi per un breve periodo
I corticosteroidi sono comunemente usati per la gestione di gravi tossicità associate alla terapia con cellule Car-T. Tuttavia non è chiaro se la dose, la durata del trattamento e la tempistica con cui vengono somministrati i corticosteroidi possano influire sull’efficacia clinica. I ricercatori dell’Anderson…
LeggiLinfoma: l’uso di Car-T nei pazienti geriatrici
In uno studio pubblicato come Lettera all’editore dalla rivista haematologica, i ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center hanno esaminato i risultati dei pazienti anziani con linfoma a grandi cellule B selezionati per essere trattati axicabtagene ciloleucel e tisagenlecleucel ed esplorato la prevalenza e…
LeggiL’espressione di PARP è associata ad una prognosi sfavorevole
I ricercatori dell’Istituto di Ostetricia e Ginecologia e dell’Istituto di Patologia dell’University of Debrecen, in Ungheria hanno scoperto che le pazienti affette da tumore ovarico, senza mutazioni di BRCA ma con un’elevata produzione dell’enzima PARP prima del primo ciclo di chemioterapia hanno una prognosi…
LeggiCarcinoma ovarico: l’importanza dei test genetici
L’identificazione delle mutazioni tumorali ha delle importanti implicazioni per il trattamento delle pazienti affette da carcinoma ovarico. I ricercatori dell’University of Athens School of Medicine, in Grecia discutono, in una review pubblicata dalla rivista Annals of Translational Medicine, quali pazienti con cancro ovarico dovrebbero…
LeggiPARP inibitori: meccanismi di azione, resistenza e terapie combinate
I PARP inibitori prendono di mira una proteina chiamata PARP-1 per trattare tipi specifici di tumori al seno e alle ovaie con mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2, ma possono essere efficaci contro un numero ancora maggiore di tumori. In una Review pubblicata dalla…
LeggiUna dose personalizzata di niraparib per le pazienti con carcinoma ovarico sensibile alla chemioterapia al platino
Uno studio cinese multicentrico mostra che il trattamento di mantenimento con niraparib riduce il rischio di progressione della malattia o morte del 68% e prolunga la sopravvivenza libera da progressione di malattia nelle pazienti con carcinoma ovarico ricorrente platino-sensibile. Il lavoro è stato pubblicato…
LeggiLe pazienti con metilazione di BRCA potrebbero beneficiare dei PARP inibitori – Intervista alla Dottoressa Tibiletti
I PARP inibitori sono dei farmaci approvati come terapia di prima linea per il trattamento del carcinoma ovarico. Inizialmente erano indicati solo per le pazienti con mutazioni di BRCA, si è poi scoperto che anche le pazienti senza mutazioni rispondono alla terapia, anche se…
LeggiNuovo vaccino contro l’herpes zoster: l’importanza delle campagne vaccinali in epoca Covid-19
L’attenzione sulla prevenzione delle malattie infettive deve restare alta: in questo periodo di emergenza sanitaria e in particolare in questa fase in cui si parla solo del vaccino anti Covid-19, “non bisogna mollare la presa sulle altre vaccinazioni”. Questo è un messaggio fondamentale per…
LeggiIpertensione sistolica isolata: anche nei giovani va gestita con attenzione
Sebbene relativamente rara tra i giovani, l’ipertensione sistolica isolata (ISHT) non dovrebbe essere vista come una condizione benigna, poiché si associa a un aumento prolungato della pressione sanguigna sistolica, a un alto rischio secondo la carta europea SCORE, e a rischio di danno multiorgano…
LeggiUna partita di beach tennis oltre a divertire può abbassare la pressione
Una singola sessione di beach tennis ricreativo è in grado di ridurre i valori della pressione sanguigna misurata in ambulatorio per 24 ore in adulti con ipertensione, secondo quanto riferisce uno studio brasiliano pubblicato sull’European Journal of Applied Physiology. “Abbiamo voluto valutare l’effetto di…
LeggiDieta mediterranea: migliora la pressione rispetto alla dieta abituale, ma non rispetto ad altri tipi di interventi dietetici attivi
L’adozione di una dieta mediterranea è accompagnata da una riduzione della pressione arteriosa relativamente piccola, ma significativa, e più incisiva nelle persone che hanno una pressione sistolica basale più elevata e in caso di un follow-up più lungo. Questo è quanto ha rilevato una…
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