I pazienti pediatrici con epilessia e apnee notturne hanno un rischio significativamente piĂą alto di arresto cardiaco improvviso e aritmia. Tuttavia, l’adenotonsillectomia può mitigare questo rischio, mentre l’uso a lungo termine della terapia a pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP) può aumentarlo. A…
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Rapporto neutrofili-albumina predice eventi cardiovascolari nei pazienti con SCAD
Un nuovo studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine ha identificato il rapporto tra la percentuale di neutrofili e l’albumina (NPAR) come un potente predittore preoperatorio di eventi cardiovascolari avversi maggiori (MACE) nei pazienti con cardiopatia ischemica stabile (SCAD) sottoposti a chirurgia non cardiaca.…
LeggiDisparità nell’accesso alla PCI nei pazienti con infarto STEMI
Un ampio studio trasversale condotto su oltre 139.000 pazienti in Florida ha evidenziato significative disparitĂ razziali ed etniche nell’accesso alla rivascolarizzazione coronarica percutanea (PCI) nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI). L’analisi, pubblicata su JAMA Network, ha valutato i percorsi…
LeggiObesità addominale e sindrome dell’ovaio policistico: un circolo vizioso confermato dalla scienza
Ogni giorno, molte donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) si confrontano con una doppia sfida: i sintomi clinici della sindrome – irregolaritĂ mestruali, acne, irsutismo – e l’accumulo di grasso addominale, spesso sottovalutato, ma con forte impatto sulla salute metabolica. Lo studio “Abdominal adiposity…
LeggiDal consumo di cibi ultraprocessati alla dieta mediterranea: il ruolo dell’educazione alimentare nei bambini e adolescenti
Dalla dieta mediterranea alla “western diet”: i giovani d’oggi sono sempre piĂą attratti da cibi ultraprocessati, bevande zuccherate e grassi saturi. Tutto a discapito della loro salute, a breve e lungo termine. Come sottolineano dagli autori dello studio ICARO (Italian Children, Adolescents and paRents…
LeggiQuando il cibo è un’ossessione: nuovi dati su semaglutide ne dimostrano gli effetti
Un sondaggio condotto negli Stati Uniti su persone trattate con semaglutide mostra che, oltre a favorire la perdita di peso, il farmaco riduce significativamente i pensieri ossessivi legati al cibo e migliora il benessere mentale. Il cibo può diventare una vera e propria ossessione.…
LeggiSemaglutide: non controlla solo il peso, protegge anche il cuore
La semaglutide non è piĂą soltanto un farmaco per la gestione del peso, ma si conferma come una terapia in grado di influenzare direttamente il rischio cardiovascolare. Lo studio STEER, condotto negli Stati Uniti su una popolazione di oltre ventimila pazienti obesi o in…
LeggiDolore toracico a basso rischio e ansia severa: alta prevalenza di comorbiditĂ psichiatriche
Il dolore toracico a basso rischio (low-risk chest pain, LRCP) è un motivo di accesso frequente al pronto soccorso e, sebbene spesso non associato a patologie cardiache acute, è fortemente correlato ad ansia. Uno studio recentemente pubblicato su Academic Emergency Medicine ha indagato la…
LeggiDepressione perinatale resta sotto-diagnosticata nonostante i benefici del trattamento
Un’analisi condotta su oltre 27.000 cartelle cliniche presso il NewYork-Presbyterian/Weill Cornell Medical Center e l’NYP Lower Manhattan Hospital ha rivelato un quadro preoccupante: la depressione e l’ansia perinatale continuano a essere scarsamente rilevate e trattate, nonostante l’evidenza di benefici clinici significativi per le donne…
LeggiBevande zuccherate e depressione: ruolo mediatore del microbiota intestinale
Un nuovo studio pubblicato su JAMA Psychiatry ha evidenziato un’associazione significativa tra il consumo di bevande zuccherate e la diagnosi e gravitĂ del disturbo depressivo maggiore (MDD), suggerendo un possibile meccanismo mediato dal microbiota intestinale, in particolare dalla maggiore abbondanza del genere batterico Eggerthella.…
LeggiProgressione dei disturbi mentali segue uno sviluppo indipendente dai fattori di rischio precoci
Un nuovo studio pubblicato su JAMA Psychiatry ha confermato che i giovani con sintomi psichiatrici lievi in adolescenza presentano un rischio aumentato di sviluppare disturbi mentali clinicamente significativi in etĂ adulta, indipendentemente da fattori di rischio presenti fin dall’infanzia. Lo studio, condotto nell’ambito dell’Avon…
LeggiUna scala per misurare la qualitĂ della vita nei pazienti con insonnia
Un recente studio pubblicato su Frontiers in Psychiatry ha portato allo sviluppo e alla validazione di uno strumento innovativo per valutare con precisione l’impatto dell’insonnia sulla qualitĂ della vita (QoL) dei pazienti. Denominata QOL-I (Quality of Life Scale for Insomnia), la scala è stata…
LeggiInsonnia cronica: sintomi piĂą gravi si associano a peggior qualitĂ di vita e disturbi emotivi
Uno studio pubblicato sul World Journal of Psychiatry ha evidenziato una correlazione tra la gravitĂ dell’insonnia cronica e l’intensitĂ dei sintomi depressivi, ansiosi e il peggioramento della qualitĂ della vita nei pazienti psichiatrici. La ricerca, condotta tra giugno e dicembre 2023 su 345 pazienti…
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