L’alto carico di malattie renali croniche, specialmente in determinate regioni globali a difficile gestione sanitaria, richiede un’attenzione urgente. È quindi risultato fondamentale per gli esperti consentire alle persone di gestire autonomamente la propria condizione, insieme alla promozione della conoscenza tradizionale e all’empowerment delle comunità. Perciò,…
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Insufficienza renale: ausilio decisionale online per il paziente
Gli aiuti alla decisione del paziente (PtDA) supportano sia i pazienti che i medici nel processo decisionale condiviso (SDM), mentre le informazioni sugli esiti del mondo reale possono migliorare la percezione del rischio e aiutare i pazienti stessi a prendere decisioni coerenti con le…
LeggiLa terapia per l’ipertensione non ha effetti sugli esiti di COVID-19
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Human Hypertension, la gravità del COVID-19 e i suoi esiti non sono diversi tra i pazienti ipertesi in base al fatto che essi assumano o meno farmaci antipertensivi, e neppure a seconda del tipo di farmaci antipertensivi.…
LeggiChi soffre di ipertensione da camice bianco rischia di sviluppare ipertrofia ventricolare sinistra
L’incidenza dell’ipertrofia ventricolare sinistra è più alta nei pazienti con ipertensione da camice bianco rispetto alla popolazione normotesa. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Hypertension, e diretto da Xiangyu Yang, del West China Hospital, Sichuan University, Chengdu, in Cina.…
LeggiPazienti in emodialisi: gli uomini controllano peggio la pressione arteriosa
I livelli di pressione arteriosa misurati in ambulatorio sono più elevati nei pazienti in emodialisi di sesso maschile rispetto a quelli di sesso femminile, e gli uomini in questa popolazione hanno un controllo peggiore della pressione, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Hypertension.…
LeggiSostituti del sale: peggiorano il rischio di ipertensione
Secondo uno studio pubblicato su BMC Public Health, assumere un sostituto del sale o eliminare il sale dalla tavola è un comportamento che si associa a un rischio più elevato di ipertensione o ipertensione e ictus. “Abbiamo voluto comprendere le associazioni tra l’assenza di…
LeggiTumore alla pelle e l’assunzione di grassi nella dieta
Uno studio condotto in Cina, pubblicato su “Nutrition and cancer “nel 2020, ha valutato l’associazione tra l’assunzione di grassi e il rischio dei tre tipi principali di cancro della pelle, tra cui il BCC, l’SCC e il CMM. La revisione sistematica e meta-analisi ha…
LeggiTumore alla pelle non melanoma: laser al neodimio efficace e sicuro per il BCC a basso rischio
Dei ricercatori in Israele hanno svolto una revisione sistematica e meta-analisi con l’obiettivo di indagare sull’efficacia e la sicurezza di diversi tipi di laser per il trattamento del carcinoma cutaneo non melanoma, misurando, come endpoint primario, il tasso di recidiva (RR). Nella ricerca sono…
LeggiSCC: diminuisce il rischio con la combo calcipotriolo + 5-FU
Un breve ciclo di immunoterapia con calcipotriolo più 5-FU sul viso e sul cuoio capelluto ridurrebbe il rischio di SCC entro 3 anni dal trattamento. Lo ha dimostrato un’analisi pubblicata nel 2019 su “JCI insight”, condotta da studiosi statunitensi che hanno indagato sull’efficacia a…
LeggiMelanoma avanzato: aumenta la sopravvivenza libera da progressione con la tripla combinazione
L’aggiunta dell’anticorpo monoclonale atezolizumab alla terapia mirata con vemurafenib e cobimetinib risulterebbe sicura e tollerabile e aumenterebbe significativamente la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti affetti da melanoma avanzato positivo alla mutazione BRAFV600 Queste sono le conclusioni a cui sono giunti gli autori del…
LeggiCarcinoma ovarico: niraparib più bevacizumab dopo chemioterapia di prima linea
I ricercatori di diversi centri negli Stati Uniti hanno condotto uno studio sull’uso di niraparib più bevacizumab come terapia di mantenimento di prima linea in pazienti con carcinoma ovarico avanzato di nuova diagnosi. La combinazione di farmaci ha mostrato risultati promettenti in termini di…
LeggiDichiarazione di consenso sul mantenimento di prima linea con PARPi in Canada
La maggior parte delle pazienti con carcinoma ovarico, delle tube di Falloppio o peritoneale primario di alto grado risponde bene al trattamento iniziale con chemioterapia a base di platino. Tuttavia, fino all’80% delle donne sperimenta una recidiva. I PARPi sono la terapia standard di…
LeggiCarcinoma ovarico: sarcopenia preoperatoria associata a scarsa sopravvivenza
In uno studio pubblicato di recente dalla rivista International Journal of Gynceological Cancer, la sarcopenia è stata associata a una sopravvivenza più scarsa nelle pazienti con carcinoma ovarico avanzato, in particolare tra le pazienti di età superiore ai 60 anni. I ricercatori della Mayo…
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