Implicazioni cliniche del COVID-19 in pazienti con mieloma multiplo

I pazienti con mieloma multiplo (MM) sono maggiormente esposti a infezioni, in particolare per quanto riguarda il COVID-19. Sultan Mahmud e i suoi colleghi hanno condotto una revisione sistematica con l’obiettivo di valutare gli impatti del COVID-19 sui pazienti con MM. Seguendo le linee guida PRISMA (registrazione PROSPERO (ID: CRD42023407784)), sono stati esplorati in modo esaustivo, dal 1° gennaio 2020 al 12 aprile 2024, i principali database (PubMed, EMBASE e Web of Science) alla ricerca di lavori pertinenti. Il team ha utilizzato la checklist critica JBI per la valutazione della qualità, mentre il bias di pubblicazione è stato esaminato utilizzando il test di Egger e il funnel plot. La sintesi dei dati ha comportato l’adattamento di un modello a effetti casuali e la stima dei coefficienti di meta-regressione.

Alla fine, gli esperti hanno selezionato 14 studi, per un totale di 3214 soggetti. Le stime aggregate indicano un tasso di ospedalizzazione del 53% (95% CI: 40,81, 65,93) con una notevole eterogeneità tra gli studi (I2 = 99%). La percentuale di ricovero in terapia intensiva è del 17% (95% CI: 11,74, 21,37), anch’essa contrassegnata da una significativa eterogeneità (I2 = 94%). Il tasso di mortalità aggregato è del 22% (95% CI: 15,33, 28,93), mostrando un’elevata eterogeneità (I2 = 97%), mentre quello di sopravvivenza aggregato si è attestato al 78% (95% CI: 71,07, 84,67), anch’esso caratterizzato da sostanziale eterogeneità (I2 = 97%). Analisi di sottogruppi e meta-regressione hanno evidenziato che tipi di studio, fattori demografici e comorbilità dei pazienti contribuiscono in modo significativo all’eterogeneità dei risultati osservati. I tassi di mortalità sono aumentati del 15% nei pazienti con età media superiore a 67 anni. I tassi di ricovero in terapia intensiva sono positivamente correlati all’obesità, con un aumento del 20% in caso di almeno il 19% di sovrappeso. Anche i ​​tassi di mortalità risultano più alti del 33% nel gruppo di pazienti con almeno il 19% di obesità, mentre quelli di sopravvivenza sono diminuiti del 33% nello stesso gruppo.

L’eterogeneità sottolinea le complessità e i tipi di studio e, per questo motivo, gli Autori sottolineano che i dati demografici e le comorbilità influenzano significativamente i risultati. 

PLoS One. 2024 Sep doi: 10.1371/journal.pone.0308463

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