E’ stato riportato che i fenotipi trascrittomici definiti per il melanoma siano in correlazione con la sensibilità a diversi farmaci. Un recente studio ha mirato a definire una firma minimale che possa essere impiegata per distinguere fra loro i sottotipi di melanoma in vitro, e determinare i farmaci idonei con i quali questi sottotipi possano essere trattati in modo mirato.
Mediante l’uso di linee cellulari melanomatose primarie e linee cellulari melanomatose disponibili in commercio, è stato riscontrato che la valutazione dell’espressione dei marcatori MLANA ed INHBA è efficace quanto un’analisi combinata effettuata su geni per potenziale staminale, EMT e tendenza ad invasione e proliferazione nell’identificazione dei sottotipi di melanoma che differiscano fra loro in termini di sensibilitò alla terapia farmacologica molecolare.
Tramite questo approccio è stato riscontrato che il 75% delle linee cellulari melanomatose può essere trattato con il MEK-inibitore noto come AZD6244 o l’HSP90-inibitore noto come 17AAG. (Medchemcomm. 2017; 8: 88-95)