A seguito di una resezione effettuata a causa del morbo di Crohn, si raccomanda di praticare una ileocolonscopia entro un anno dall’intervento ma ciò nonostante, le strategie di monitoraggio ottimali per le recidive a seguito di un intervento di questo tipo devono ancora essere chiarite.
E’ stato effettuato uno studio prospettico atto a valutare la valenza del monitoraggio seriale della calprotectina fecale a seguito di un’ileocolonscopia per la valutazione della recidiva endoscopica nei pazienti asintomatici.
Lo studio ha preso in esame 30 pazienti, in 8 dei quali la calprotectica fecale è risultata elevata nel corso del monitoraggio di 24 mesi. Il 91% dei pazienti in cui questo parametro è rimasto entro i confini della norma non ha manifestato recidive endoscopiche, che si sono invece verificate in due casi.
L’incidenza delle recidive è risultata significativamente maggiore nei pazienti con calprotectina elevata rispetto agli altri. In questo senso, un valore soglia di 140 microg/g ha manifestato una sensibilità del 75%, una specificità del 91%, un valore predittivo positivo del 75%, un valore predittivo negativo del 91% ed un’accuratezza diagnostica dell’87%.
Il monitoraggio seriale della calprotectina fecale, dunque, risulta utile per la valutazione delle recidive endoscopiche a seguito di un’iniziale ileocolonscopia. Un incremento di questo parametro indica la necessità di ripetere la stessa ileocolonscopia, mentre un suo livello costantemente basso predice un basso rischio di recidive. Nei pazienti che mantengono un basso livello di calprotectina, pertanto, è possibile evitare esami endoscopici invasivi. (Therap Adv Gastroenterol. 2016; 9: :664-70)