La campylobatteriosi umana deriva da contaminazioni alimentari causate da batteri come Campylobacter jejuni e Campylobacter coli e rappresenta una delle principali cause di gastroenterite batterica in tutto il mondo. Il consumo di carne di pollame avariata costituisce la principale fonte della patologia umana e chi viene colpito sviluppa sintomi caratterizzati soprattutto da dolori addominali e da diarrea. Oltre all’enterite acuta, possono verificarsi disturbi post-infettivi che interessano il sistema nervoso, le articolazioni e anche lo stesso intestino. La presenza di comorbidità secondaria a immunocompromissione nei pazienti infettati favorisce la batteriemia portando a una situazione infiammatoria vascolare e a setticemia. La prevenzione si ottiene grazie all’impiego di misure igieniche incentrate sulla riduzione della contaminazione alimentare. Gli obiettivi molecolari per il trattamento e la prevenzione della campylobatteriosi includono la patogenicità batterica e i fattori di virulenza coinvolti nella motilità, nell’adesione, nell’invasione, nella detossificazione dell’ossigeno, nella resistenza agli acidi e nella formazione di biofilm. Questo insieme di misure di intervento è stato recentemente completato da farmaci che smorzano le risposte immunitarie pro-infiammatorie indotte dall’endotossina lipo-oligosaccaride del Campylobacter. Le nuove strategie farmaceutiche combineranno gli effetti anti patogeni e antinfiammatori per ridurre il rischio di resistenza antimicrobica e le sequele post-infettive dell’enterite acuta. Un team di esperti ha passato in rassegna le nuove strategie e le tendenze attuali nella lotta alle infezioni da Campylobacter unitamente ai bersagli molecolari utilizzati per le strategie di prevenzione e trattamento.
Biomolecules. 2023 Feb doi: 10.3390/biom13030409