L’infezione cronica da virus dell’epatite B (HBV) colpisce oltre 250 milioni di persone in tutto il mondo e la terapia con gli attuali antivirali permette di limitare efficacemente la replicazione virale, ma generalmente risulta un trattamento a lungo termine. Una cura funzionale sostenuta dell’HBV cronico si verifica in pochi individui con o senza trattamento antivirale e una migliore definizione di ciò che media la cura funzionale è essenziale per migliorare le strategie immunoterapeutiche. L’obiettivo di un gruppo di ricercatori, quindi, è stato quello di confrontare le risposte delle cellule T specifiche per l’HBV in pazienti con diversi gradi di controllo virale.
Inizialmente sono stati prelevati campioni di sangue da 124 individui infettati da HBV, tra cui infezione acuta autolimitante da HBV, infezione cronica e infezione cronica con cura funzionale. Poi, è stato effettuato uno screening delle specificità delle cellule T HBV-specifiche mediante ELISpot e si è valutata la funzione delle cellule T HBV-specifiche attraverso metodi di colorazione delle citochine intracellulari.
Lo screening ELISpot è riuscito prontamente a individuare le risposte delle cellule T CD4 e CD8 specifiche dell’HBV nell’infezione acuta in via di risoluzione, rispetto a una reattività più limitata nell’infezione cronica. L’applicazione di test più sensibili, inoltre, ha rilevato nella cura funzionale rispetto all’infezione cronica una maggiore frequenza di cellule T CD4 funzionali HBV-specifiche, ma non di cellule T CD8. Anche l’analisi svolta utilizzando i multimeri HLA ha identificato un maggior numero di risposte delle cellule T CD4 HBV-specifiche nella cura funzionale rispetto all’infezione cronica, con l’emergere della memoria delle cellule T CD4 sia dopo l’infezione acuta che in situazioni di cronicità.
In conclusione, la guarigione funzionale nell’infezione cronica da HBV è associata a una maggiore frequenza di risposte funzionali delle cellule T4 di memoria HBV-specifiche rispetto all’infezione cronica da HBV. Infatti, i dati supportano che gli approcci immunoterapeutici per indurre la cura funzionale dell’HBV dovrebbero mirare anche a migliorare le risposte delle cellule T CD4.
Journal of Hepatology – https://doi.org/10.1016/j.jhep.2022.05.041