Una revisione sistematica pubblicata sul Clinical Journal of Pain e diretta da Matthew Vraa, del Bellin College, ha cercato di identificare i tassi di consumo di oppioidi dopo intervento di fusione della colonna lombare, per comprendere quale sia l’efficacia della chirurgia nella possibilità per il paziente di limitare l’uso di questi farmaci.
“Un’aspettativa comune per i pazienti dopo un intervento chirurgico elettivo della colonna vertebrale è che la procedura riduca il dolore e riduca al minimo la necessità di farmaci antidolorifici. La maggior parte degli studi riporta cambiamenti nel dolore e nella funzione dopo l’intervento chirurgico alla colonna vertebrale, ma pochi riportano l’entità dell’uso di oppioidi in seguito” spiega Vraa.
I ricercatori hanno trovato 329 studi che rispondessero ai requisiti necessari, dei quali solo 32 avevano riportato l’uso di oppioidi postoperatori. A quanto hanno visto, l’uso di oppioidi a lungo termine dopo l’intervento chirurgico persiste in più di un paziente su tre, con un consumo compreso tra il 6 e l’85,9% e una media aggregata del 35,0% sulla base dei dati di 21 studi (6,4% di tutti gli studi sulla fusione lombare).
Gli autori sottolineano che nel complesso, l’uso di oppioidi non è riportato nella maggior parte degli studi di fusione lombare. Ritengono che i pazienti possano aspettarsi una ridotta necessità di una gestione del dolore basata sugli oppioidi dopo l’intervento chirurgico, anche se i dati limitati disponibili suggeriscono che l’uso a lungo termine è comune. La mancanza di una segnalazione coerente dei risultati in questo senso limita tuttavia le conclusioni definitive sull’efficacia della fusione spinale per ridurre gli oppioidi a lungo termine, e quindi, secondo gli esperti, le decisioni dei pazienti in merito all’intervento chirurgico potrebbero essere modificate se avessero aspettative realistiche sui tassi di consumo di oppiacei post-chirurgici.
“Per meglio comprendere la situazione, gli studi sulla chirurgia della colonna vertebrale dovrebbero tenere traccia dell’utilizzo di oppioidi fino a un minimo di sei mesi dopo l’intervento come risultato principale” concludono gli autori.
Clin J Pain. 2021 Dec 1. doi: 10.1097/AJP.0000000000001006. Online ahead of print.