L’impiego della terapia CAR-T può andare oltre le neoplasie delle cellule B

La terapia CAR-T, risultata rivoluzionaria nel trattamento di alcune neoplasie ematologiche a cellule B, viene ora esplorata anche per combattere altre patologie. Il suo successo nel linfoma non-Hodgkin, nella leucemia linfoblastica acuta a cellule B (B-ALL), e nel mieloma multiplo, ha aperto la strada ad applicazioni terapeutiche contro la leucemia linfoblastica acuta a cellule T (T-ALL) recidivante/refrattaria, contro tumori solidi e anche per combattere malattie non oncologiche, ad esempio quelle autoimmuni, e le infezioni croniche.

Le CAR sono costituite da un dominio extracellulare di riconoscimento dell’antigene (scFv), un dominio cerniera, un dominio transmembrana e un dominio intracellulare. Cinque generazioni di CAR si distinguono per variazioni nel dominio intracellulare. L’applicazione della CAR-T nella cura della T-ALL e dei tumori solidi presenta sfide maggiori rispetto alle neoplasie a cellule B. Infatti, la diversità dei target e la complessità del microambiente tumorale richiedono CAR-T di design differenti e anche terapie combinate.  Inoltre, mentre nei linfomi a cellule B la tossicità principale è legata a effetti off-target, nei tumori solidi, nelle malattie infettive e in quelle autoimmuni, l’ostacolo più importante è quello di identificare un target efficace o una terapia combinata. Le principali tossicità della terapia CAR-T sono la sindrome da rilascio di citochine (CRS) e la sindrome neurotossica associata a cellule effettrici immuni (ICANS). La CRS, un’infiammazione eccessiva, si manifesta nelle prime settimane dopo l’infusione e viene trattata con tocilizumab. L’ICANS, complicanza del sistema nervoso centrale, può comparire con o dopo la CRS ed è trattata con desametasone e, in alcuni casi, con anakinra. La gestione di queste tossicità è migliorata, riducendo la mortalità. Gli Autori concludono che, sebbene l’impiego della CAR-T risulti promettente per contrastare diverse malattie, sono fondamentali studi prospettici e randomizzati con nuove molecole per determinare la sua reale efficacia.

Cells. 2025 Jan doi: 10.3390/cells14010041

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