Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Barcellona e realizzato con più di 1.650 studenti e i loro familiari ha dimostrato che la citizen science è un approccio valido per fare scienza di alta qualità, e in questo caso, capace di fornire valori di biossido di azoto con una risoluzione senza precedenti e di valutare l’impatto dell’inquinamento sulla salute dei suoi abitanti.
La pubblicazione descrive il progetto xAire, che ha comportato l’organizzazione di una raccolta collettiva di dati a Barcellona sulla concentrazione di biossido di azoto, un inquinante legato ai veicoli a motore. Questa concentrazione è stata misurata durante per un mese tra febbraio e marzo 2018 grazie alle famiglie con bambini tra i 7 e i 18 anni di 18 scuole elementari pubbliche nei diversi quartieri della città.
I risultati hanno fornito informazioni inedite sull’inquinamento dell’aria della città con una precisione notevole.
I risultati della ricerca hanno mostrato una distribuzione ampia e rappresentativa dei livelli di concentrazione di biossido di azoto della città rispetto alla densità della popolazione.
I dati ottenuti hanno anche permesso di ottenere una stima più aggiornata e precisa dei modelli di stima dell’impatto dell’NO2 sulla salute utilizzati dalla comunità scientifica. In particolare, lo studio ha stimato che 1.084 nuovi casi di asma infantile sono attribuibili a NO2 ogni anno a Barcellona, una cifra pari al 48% del totale dei casi annuali. Secondo gli esperti, ridurre i livelli di NO2, soprattutto intorno alle scuole, significherebbe abbattere significativamente i casi di asma infantile.
I ricercatori hanno concluso che le campagne di citizen science su larga scala sulla qualità dell’aria non dovrebbero essere viste semplicemente come un’attività di sensibilizzazione pubblica e un programma educativo.
(Science of the Total Environment, http://dx.doi.org/10.1016/j.scitotenv.2021.147750)