I poli magnetici della terra si sono invertiti avanti e indietro per molte, molte volte nel corso dei 4,54 miliardi di anni della sua vita. Precedenti studi suggerivano che il processo di inversione dei poli interviene in un lungo periodo di tempo, potenzialmente alcune migliaia di anni. Ma una nuova ricerca dimostra che l’inversione potrebbe essere molto più rapida: il polo nord potrebbe divenire il polo sud nell’arco di appena un secolo. Sono stati datati antichi sedimenti lacustri in Italia che hanno registrato l’ultima inversione magnetica, avvenuta 786.000 anni fa. I risultati sono stati sorprendenti: l’inversione è avvenuta in meno di 100 anni. Non c’è modo di sapere se la prossima sarà altrettanto veloce, ma non è possibile escluderlo. A prescindere dalla sua velocità, comunque, la prossima inversione potrebbe intervenire prima del previsto: i geofisici hanno notato che il campo magnetico terrestre si sta indebolendo più rapidamente del previsto ultimamente, il che ha portato alla conclusione che un’inversione completa potrebbe essere imminente. Niente panico, comunque: in questo caso, per “imminente” si intendono un paio di millenni. Non sono state trovate prove del fatto che le inversioni precedenti abbiano causato danni importanti agli abitanti della terra, ma il cambiamento del campo magnetico potrebbe influenzare le attuali tecnologie, come le griglie elettriche. Per fortuna, in base alle più recenti ricerche, questa interruzione dovrebbe durare soltanto per una generazione, e non per diverse. Che sollievo. (Scientific American online 2014, pubblicato il 9/7)
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