Cambiamenti climatici: la lotta passa anche per le emissioni di metano dei bovini

Tra i tanti fattori che hanno un ruolo chiave nei cambiamenti climatici ci sono anche le emissioni di metano causate dai bovini. Il settore dell’allevamento, infatti, con il 15% delle emissioni globali di gas serra (GHGs)1, occupa il terzo gradino del podio dopo i settori energetico e industriale. Oggi nel mondo ci sono più di 1,5 miliardi di bovini ed entro il 20502 si stima che il numero salirà a 2,5 miliardi. Un bovino produce, in media, 2,4 tonnellate di CO2e* all’anno, più delle emissioni annuali prodotte da un’automobile di medie dimensioni3. Tutti i bovini contribuiscono quindi per 4,3 miliardi di tonnellate di CO2e all’anno. Ma le cose stanno per cambiare e la soluzione potrebbe arrivare all’industria biotech.

La chiave di volta si chiama Mootral™ ed è un integratore alimentare naturale, che comporta la riduzione durevole di batteri metanogenici nel microbioma dell’animale limitandone le emissioni di almeno il 30%, accompagnato anche da un nuovo meccanismo di mercato in grado di introdurre, su scala globale, uno standard “eco-sostenibile” per i bovini e il cosiddetto “Cow Credit”, una nuova valuta di scambio. In pratica la somministrazione di questo integratore alimentare ad un terzo dei bovini presenti al mondo equivarrebbe alla rimozione di almeno 200 milioni di auto dalle strade4.

Mootral™ è il frutto di oltre dieci anni di ricerca e sviluppo condotti da Zaluvida, gruppo attivo nel settore delle life sciences e focalizzato sullo sviluppo di innovazione a favore della salute umana, animale e dell’ambiente. Fra i vantaggi offerti da Mootral™ il ridotto impatto ambientale, l’ampia disponibilità dei componenti principali, benefici per la salute e la crescita dei bovini, rispetto della sicurezza alimentare e tempistiche di commercializzazione ridotte.

Ma perché questi simpatici animali sono così dannosi per l’ambiente? La causa delle emissioni di metano risiede nel sistema digestivo: i bovini hanno quattro stomaci che trasformano il cibo negli elementi nutritivi di cui hanno bisogno. Nel più grande di questi quattro, il “rumine”, ci sono miliardi di microbi che contribuiscono al processo digerente. Molti di questi microbi sono “buoni” e aiutano la digestione dell’animale, molti altri invece sono “cattivi” e sottraggono elementi nutritivi al bovino. L’effetto collaterale è la produzione di metano che fuoriesce, per la maggior parte, dalla cavità orale.

“La popolazione mondiale necessita di proteine, anche animali, e tale richiesta nei prossimi anni è destinata a crescere. A questo bisogno si risponde anche migliorando l’efficienza e la sostenibilità delle attività zootecniche”, ha sottolineato Paolo Bani, Professore di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Istituto di Zootecnica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. “È una sfida alla quale non dobbiamo sottrarci e che non possiamo vincere immaginando di tornare al passato ma, al contrario, applicando le migliori tecnologie che la scienza e l’imprenditorialità ci offrono e che oggi sono sempre più green“.

L’integratore è composto da ingredienti naturali quali l’allicina, uno dei principi attivi dell’aglio, ed estratti di agrumi. L’introduzione del prodotto nella dieta del bovino comporta una riduzione a lungo termine dei batteri metanogenici nel microbioma dell’animale, promuovendone uno sviluppo sano e apportando benefici per tutto il pianeta. L’integrazione del prodotto nel mangime, infatti, fa sì che i bovini possano conservare all’interno del corpo l’energia solitamente utilizzata per la produzione di metano, migliorando così la propria salute.

Ma MootralTM non è semplicemente un prodotto: l’approccio olistico che accompagna il prodotto, infatti, porta con sé anche un nuovo meccanismo di mercato in grado di introdurre su scala globale un’etichetta di “ecosostenibilità” dei prodotti e il cosiddetto “Cow Credit”, una nuova valuta di scambio. Questo sistema economico può consentire ai consumatori, all’industria, ai governi e agli allevatori di contribuire e collaborare per combattere il cambiamento climatico.

1 Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO), 2016
2 Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO), 2016
3 Emissioni di un’auto media (CO2/km/anno): 130g CO2 x 65km x 250 giorni
4 McKinsey Report 2009 – Le auto rappresentano il 7% di tutte le emissioni

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