
I ricercatori hanno condotto uno studio randomizzato, in doppio cieco, per valutare un inibitore specifico in pazienti non trattati, così come in pazienti sottoposti a terapia. Per una volta a settimana per 13 settimane, 61 pazienti sono stati trattati con agente attivo e 24 con placebo. Nel primo caso sono state osservate riduzioni comprese tra il 31,3 e il 70,9% dei livelli di trigliceridi. “Decodificare i meccanismi apre la porta a precisi interventi individuali per la prevenzione del rischio associato all’accumulo di grasso nel sangue”, spiega Daniel Gaudet, principale autore della ricerca, condotta insieme a una casa farmaceutica specializzata nella produzione di molecole che agiscono su target specifici. Lo studio ha dimostrato la diminuzione del grasso nel sangue può essere resa possibile anche con gravi forme di ipertrigliceridemia e indipendentemente dai valori di base o dal trattamento che il paziente di solito riceve.
