Adolescenti sempre più cupi. L’autolesionismo passa la barriera nel mondo reale e approda a quello del web. E’ infatti l’autolesionismo digitale il nuovo fenomeno che caratterizza la generazione dei giovani di oggi. A lanciare l’allarme è uno studio pubblicato sul Journal of Adolescent Health e condotto da esperti dell’Università del Wisconsin.
Lo studio
Uno su 20 di 5.593 giovani di 12-17 anni intervistati ha ammesso di aver postato commenti negativi su di sé online, o altri dati pericolosi. Il fenomeno sembrerebbe riguardare soprattutto i maschi e le motivazioni addotte dai diretti interessati sono le più varie, dal vedere la reazione di amici e genitori a odio per sé stessi.
Tanti studi sono stati condotti finora sul cyber-bullismo, mentre un fenomeno meno noto è appunto quello dell’autolesionismo digitale in cui la persona scrive – ad esempio nascondendosi dietro l’anonimato – minacce, commenti crudeli rivolti contro di sé, domande e risposte che contengono informazioni intime e pericolose sulla propria persona, oppure ancora posta foto troppo personali.
Gli esperti hanno visto che nella loro casistica il fenomeno è piuttosto diffuso, riguardando un giovane su 20, soprattutto maschi. Le motivazioni indicate sono varie, dal bisogno di ottenere attenzione a disagio e disturbi depressivi, fino anche a odio per sé stessi. Servono nuovi studi, suggerisce l’autore del lavoro Justin Patchin, per vedere se l’autolesionismo digitale possa corrispondere a tendenza ad assumere comportamenti autolesionisti nella vita reale ed anche al rischio di avere idee suicide.