Risalgono a 300mila anni fa e sono i resti umani più antichi mai ritrovati del Nord Italia. I resti, un incisivo inferiore di un giovane adulto e un osso occipitale intero, sono stati rinvenuti nel Vercellese, nella Grotta di Ciota Ciara a Borgosesia sul…
LeggiAutore: Marzia Caposio
Svelata la causa dell’estinzione dei Neanderthal e di altri mammiferi
Perché i Neanderthal si estinsero 40 mila anni fa? Uno dei grandi misteri della paleoantropologia è oggetto di una ricerca pubblicata dalla rivista Reviews of Geophysics e frutto della collaborazione tra geologi dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Cnr-Ismar) e…
LeggiSpazio: l’Italia sulla Luna
Anche l’Italia si prepara a staccare il proprio biglietto per la Luna. Insieme con altri Paesi, il nostro si prepara ad essere parte attiva del progetto Artemis della Nasa che, nel 2024, prevede di tornare sulla Luna con la stazione orbitale Gateway. L’italia infatti…
LeggiAlzheimer: scoperta proteina che spazza via sostanze tossiche dai neuroni
Si chiama VPS35 ed è una proteina in grado di ripulire i neuroni da accumulo di sostanze tossiche come quelle coinvolte in malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, in particolare la proteina ‘tau’. La scoperta si deve all’italiano Domenico Praticò presso la Lewis Katz School of…
LeggiTumore del seno: risultati promettenti da nuovo test diagnostico senza raggi X
Arrivano da un gruppo di ricercatori britannici e cinesi i risultati promettenti per una nuova tecnologia di screening del tumore del seno senza raggi X, la mammografia a impedenza elettrica (EIM). In Cina ha superato positivamente la fase della sperimentazione clinica e sarà perciò…
LeggiVasi sanguigni: il gene della longevità li fa ringiovanire
I vasi sanguigni “ringiovaniscono” grazie al gene della longevità. A rivelarlo è una ricerca italiana che apre la strada a una nuova terapia contro le malattie cardiovascolari. Pubblicata sull’European Heart Journal, la ricerca si deve a università di Salerno, Irccs MultiMedica e Irccs Neuromed,…
LeggiInfezioni: un fattore di rischio di ictus ischemico
(Reuters Health) – Tutti i tipi di infezione sembrano essere associati ad un aumentato rischio di incorrere in ictus ischemico. A rivelarlo è uno studio condotto da Mandip S. Dhamoon dell’Icahn School of Medicine del Mount Sinai, New York City, e pubblicato online sulla…
LeggiMarte: imperversa la tempesta di polvere
Una vera e propria tempesta di polvere ha messo a soqquadro il Polo Nord di Marte. Ad immortalare l’evento è la sonda europea Mars Express, che ha catturato le immagini di otto diverse tempeste che da Nord si disperdono verso l’equatore e verso i…
LeggiSulle note del relax: la propria musica preferita è un potente anti-stress
“Keep calm and listen to music” potrebbe non essere solo la scritta su una maglietta, ma un vero e proprio stile di vita. Ascoltare i propri cantanti preferiti migliora l’umore ed è un ottimo anti stress. A rivelarlo è uno studio condotto presso la…
LeggiRicordi e apprendimento si sbloccano allo stesso modo
NEAT1: è lei la molecola responsabile del “blocco” dell’apprendimento e della memoria che non ci permette di avere nuovi ricordi. Inibendola però il processo di apprendimento migliora come anche la formazione dei ricordi. A scoprirlo è stato uno studio pubblicato su Science Signaling e…
LeggiCambiamenti climatici: un costo da 69.000 mld entro il 2100
69.000 miliardi entro il 2100: è il costo dei cambiamenti climatici stimato da Moody’s Analytics che ha ipotizzato anche un innalzamento delle temperature di due gradi. Se invece il riscaldamento sarà di 1,5 gradi, sempre più considerato dagli esperti come il limite di stabilizzazione…
LeggiLeucemia mieloide acuta, negli ultimi due anni boom di trattamenti
Negli ultimi 24 mesi negli Usa sono state approvate 10 molecole, a giugno di quest’anno l’Aifa ha inserito la combinazione di daunorubicina e citarabina nel fondo per i farmaci innovativi. Per gli esperti adesso serve una diagnostica molecolare raffinata che permetta di identificare il…
LeggiEbola: risposta B-cellulare umana si evolve negli anni successivi all’infezione
La risposta B-cellulare umana al virus Ebola si evolve significativamente durante i tre anni successivi all’infezione. Secondo Carl Davis della Emory University, autore di uno studio dettagliato sui sopravvissuti del focolaio africano del 2014, la creazione di risposte anticorpali durevoli è centrale nello sviluppo…
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