
I ricercatori – coordinati da Robert Wong, del reparto di gastroenterologia ed epatologia presso il Veterans Affairs Palo Alto Healthcare System e la Stanford University School of Medicine in California – hanno preso in esame i dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) relativi a tre cicli di indagine: 2011-2012, 2013-2014 e 2015-2016.
L’analisi ha incluso un totale di 17.048 partecipanti con un’età pari o superiore a 20 anni, tra cui 5.885 persone con sindrome metabolica (prevalenza ponderata 34,7%).
Complessivamente, la prevalenza grezza della sindrome metabolica è aumentata dal 32,5% nel 2011-2012 al 36,9% nel 2015-2016, un trend che non ha raggiunto la significatività statistica.
Tuttavia, durante lo stesso intervallo temporale, la sindrome metabolica è aumentata significativamente negli adulti dai 20 ai 39 anni (dal 16,2% al 21,3%), nelle donne (dal 31,7% al 36,6%), nei partecipanti asiatici (dal 19,9% al 26,2%) e in quelli ispanici (dal 32,9% al 40,4%).
La prevalenza aumentava nettamente con l’età . Durante il periodo finale di indagine, si attestava al 21,3% negli adulti dai 20 ai 39 anni, al 42% in quelli dai 40 ai 59 anni e al 50,4% negli adulti a partire dai 60 anni.
“La sindrome metabolica è una malattia sistemica ed è associata a una serie di complicazioni metaboliche e cardiovascolari, che aumentano morbilità e mortalità ”, osserva Robert Wong, “I nostri risultati sottolineano l’importanza di accrescere la consapevolezza di questo problema di salute pubblica ed evidenziano la necessità per pazienti e medici di lavorare insieme per valutare proattivamente ed efficacemente e ottimizzare le malattie associate alla sindrome metabolica come obesità , ipertensione, insulino-resistenza e dislipidemia”.
Fonte: JAMA
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
