L’epitelio rappresenta un elemento cruciale nella gestione e nel controllo delle malattie infiammatorie respiratorie. come l’asma grave e la rinosinusite cronica con poliposi nasale.
Questo tessuto collega in modo continuo le vie aeree superiori e inferiori, agendo come barriera strutturale e immunologica verso l’ambiente esterno. Agenti patogeni, inquinanti e allergeni possono danneggiare le cellule epiteliali respiratorie e stimolare il rilascio di citochine epiteliali che guidano diversi processi infiammatori a valle.
Tra queste, la linfopoietina timica stromale (TSLP) svolge un ruolo chiave nell’avvio e nella persistenza di molteplici processi infiammatori, interagendo direttamente con l’epitelio e generando un ciclo perpetuo di danno e infiammazione.
Nel controllo dei processi infiammatori guidati dall’epitelio ha dimostrato grande efficacia tezepelumab, un anticorpo monoclonale già approvato e rimborsato in Italia per il trattamento dell’asma grave, e che ha recentemente ricevuto dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’EMA la raccomandazione per l’approvazione nell’Unione Europea per il trattamento dei pazienti adulti con rinosinusite cronica con poliposi nasale, grazie ai risultati dello studio WAYPOINT, presentati al Congresso 2025.dell’American Academy of Allergy Asthma & Immunology (AAAAI). La solidità delle evidenze emerse è stata confermata da una sottoanalisi dello studio WAYPOINT, illustrata al Congresso dell’European Respiratory Society, in corso ad Amsterdam.
“I risultati emersi da una sottoanalisi dello studio di fase III WAYPOINT, presentati ad Amsterdam in occasione del Congresso dell’European Respiratory Society, mostrano che tezepelumab, oltre a ridurre in maniera significativa la severità dei polipi nasali, il bisogno di ricorrere a un intervento chirurgico e la necessità di assumere corticosteroidi sistemici per la poliposi, induce anche un’importante riduzione dei biomarcatori infiammatori – spiega Enrico Heffler, Allergologo e Immunologo Clinico, Responsabile della Unità Operativa di Medicina Personalizzata, Asma e Allergie dell’IRCCS Humanitas Research Hospital e professore associato di Medicina Interna alla Humanitas University, Milano- Il controllo dell’infiammazione a livello epiteliale, riconosciuto come fulcro della patogenesi della malattia, rappresenta un passaggio chiave per migliorare gli outcome clinici dei pazienti”
“L’epitelio respiratorio, infatti, non è soltanto una barriera fisica, ma una struttura immunologicamente attiva, capace di interagire con l’esposoma, l’insieme di allergeni, irritanti e inquinanti che respiriamo, e di rispondere producendo citochine chiave come la TSLP- continua Heffler – Questa proteina svolge un ruolo centrale nell’innesco dei processi infiammatori, e la possibilità di bloccare la TSLP rappresenta dunque una strategia cruciale per interrompere in maniera più completa i meccanismi patogenetici che sostengono malattie respiratorie croniche come l’asma grave e la rinosinusite cronica con poliposi nasale.”
L’efficacia di tezepelumab
Attualmente, tezepelumab rappresenta il primo farmaco biologico disponibile che agisce selettivamente contro la linfopoietina timica stromale (TSLP), determinando un’azione mirata a livello dell’epitelio delle vie respiratorie.
Tezepelumab è indicato come terapia aggiuntiva di mantenimento nei pazienti di età pari o superiore a 12 anni affetti da asma grave che non sono adeguatamente controllati nonostante l’utilizzo di corticosteroidi inalatori ad alto dosaggio, in aggiunta a un altro farmaco per il trattamento di mantenimento.
“Intervenendo sulla TSLP è possibile bloccare in maniera significativa la risposta infiammatoria, con effetti clinici rapidi – precisa il professor Heffler –.Nei pazienti con asma grave questo si traduce in un miglioramento dei sintomi respiratori, una riduzione delle esacerbazioni, miglioramento della qualità di vita e riduzione nell’uso di cortisonici orali, mentre nello studio WAYPOINT i pazienti con poliposi nasale hanno mostrato una riduzione marcata delle dimensioni dei polipi, un recupero dell’olfatto nei casi di anosmia, un miglioramento significativo della qualità di vita complessiva, misurata attraverso strumenti validati, e la pressoché completa abolizione della necessità di utilizzare cortisonici sistemici o di essere sottoposti a nuovi interventi chirurgici per la poliposi nasale.”
“La rapidità e l’ampiezza della risposta osservata indicano che il blocco della TSLP – conclude Heffler – rappresenta una strategia terapeutica innovativa e potenzialmente di svolta per la gestione delle malattie respiratorie croniche ed evidenziano quanto tezepelumab sia promettente: il livello di risposta su tutti gli endpoint dello studio WAYPOINT è così consistente da far supporre che il farmaco possa diventare un best in class nella terapia biologica della rinosinusite con poliposi nasale, per la quale siamo in attesa dell’approvazione degli enti regolatori.”
“I dati presentati al Congresso ERS confermano l’impegno di AstraZeneca nella ricerca scientifica nell’ambito delle patologie respiratorie, nell’ottica di modificarne l’andamento e con l’obiettivo di comprendere in maniera sempre più completa i meccanismi alla loro base e il ruolo cruciale che riveste l’epitelio nella loro patogenesi – osserva Raffaela Fede, Direttore Medico AstraZeneca Italia -Tezepelumab è il primo inibitore del TSLP approvato in Italia per l’asma grave, il cui meccanismo di azione, a livello epiteliale, ha consentito di rispondere a un importante bisogno clinico non soddisfatto nel trattamento dell’asma grave. Inoltre, i risultati dello Studio WAYPOINT, recentemente riconosciuti anche dal parere positivo dal CHMP dell’EMA per l’utilizzo nell’Unione Europea, aprono a una nuova importante prospettiva di trattamento per le persone con la rinosinusite cronica con poliposi nasale. Questa patologia è una malattia complessa ed eterogenea che ha un forte impatto sulla qualità di vita di chi ne è affetto. I risultati delle sottoanalisi dello Studio WAYPOINT ampliano ulteriormente il patrimonio di evidenze a sostegno dell’efficacia di tezepelumab nel trattamento dei pazienti con malattie infiammatorie di origine epiteliale.”