Artico: con lo scioglimento dei ghiacci cambia la composizione dell’acqua

L’acqua dell’Artico non è più la stessa. Con lo scioglimento del permafrost, terreno tipico delle regioni dell’estremo Nordeuropa caratterizzato da superfici perennemente ghiacciate, sono in costante aumento sostanze come radio-228, carbonio e sedimenti di varia natura, che alterano la composizione dell’acqua con possibili rischi per la varietà e presenza di specie animali e vegetali. A verificarlo sono stati i ricercatori della Woods Hole Oceanographic Institution del Massachussets, in un lavoro pubblicato su Science Advances.

Nelle acque artiche si riversa non solo lo scioglimento del permafrost, ma anche gli scarichi dei fiumi e l’erosione della costa, che a loro volta cambiano in risposta al rapido aumento delle temperature a queste estreme latitudini.

Per capire però l’impatto dei sedimenti rilasciati nell’acqua dalla calotta artica, i ricercatori guidati da Lauren Kipp hanno misurato la distribuzione degli isotopi di radio (elemento chimico che lascia un’impronta unica nelle acque marine) nei campioni di acqua prelevati nel 2015 da 69 stazioni, dal Chukchi Shelf al Polo Nord e successivamente li hanno messi a confronto con quelli studiati nel 2007 da un altro gruppo di ricercatori.

In questo modo hanno potuto constatare il rapido aumento delle concentrazioni di radio-228 sulla superficie dell’acqua, oltre ad una crescita consistente di nutrienti, carbonio e tracce di metallo, che possono essere una potenziali minaccia per la biodiversità marina. Secondo i ricercatori è quindi opportuno continuare a monitorare il rilascio di sostanze nelle acque di superficie dell’oceano Artico, per capire meglio come il cambiamento climatico ne influenzerà la chimica e biologia in futuro.

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024