
La sperimentazione
C’è urgente bisogno di nuovi antibiotici capaci di neutralizzare batteri che sono divenuti resistenti ai farmaci oggi in uso. La pseudouridimicina è stata isolata da un microbo a sua volta isolato da campioni di suolo raccolti in Italia. Ha un meccanismo d’azione ‘nuovo’ e per questo è in grado di bypassare le resistenze a altri antibiotici. Si tratta infatti di una molecola che si appiccica e blocca (in un punto diverso e nuovo) un enzima vitale per i batteri patogeni (l’enzima Rna polimerasi che ‘copia’ il codice genetico per consentire la sintesi di proteine).
Il suo meccanismo d’azione, spiegato sulle pagine di Cell, rende anche molto difficile che i batteri divengano resistenti ad esso per cui la molecola sembra particolarmente promettente anche a lungo termine. Nei test in provetta e su topolini la pseudouridimicina si è dimostrata in grado di bloccare pericolose infezioni batteriche. Il suo meccanismo d’azione è simile a quello di rivoluzionari antivirali che hanno cambiato la cura di Aids e epatite.
Analogamente, spiega Donadio, la pseudouridimicina potrebbe trasformare la cura di molte infezioni batteriche. “Inoltre – conclude – la scoperta evidenzia l’importanza di prodotti della natura nel fornire nuovi antibiotici; infatti i microbi (in questo caso del suolo) hanno avuto a disposizione miliardi di anni per creare ‘armi chimiche’ per uccidere altri microbi”.
