Un utilizzo di antibiotici nei primi due anni di vita potrebbe portare ad un maggior rischio di sviluppare allergie negli anni a venire, sia di tipo cutaneo (eczema o dermatite), sia riniti (allergie a pollini, polvere, peli di animali etc., con sintomi a occhi e vie respiratorie). A rivelarlo è stata un’ampia ricerca presentata al Congresso della European Respiratory Society (ERS) che si tiene a Londra e che è stata condotta da Fariba Ahmadizar dell’Università olandese di Utrecht.
Lo studio
Gli esperti hanno rianalizzato i dati di tantissimi studi condotti dagli anni ’90 a oggi e selezionato 22 studi (per un totale di 394.517 soggetti) relativi al rischio di eczema e 22 pubblicazioni (per un totale di 256.609 individui) per studiare il rischio di rinite allergica. E’ emerso che l’uso precoce di antibiotici (prima dei due anni di vita) è associato ad aumentato rischio di eczema (dal 15% al 41% di rischio in più a seconda dello studio) e ad aumentato rischio di rinite allergica (dal 14 al 56% di rischio in più).
Se il bimbo ha fatto due cicli di antibiotici, il rischio di sviluppare un’allergia è ancora maggiore. E’ possibile che ciò sia dovuto all’effetto che questi farmaci hanno sul sistema immunitario e contemporaneamente sulla flora intestinale che viene ‘sconvolta’ dalle terapie antibiotiche e che gioca un forte ruolo sul corretto funzionamento delle difese immunitarie.