Anemia: diagnosi più accurata con test Hemoglobin Color Scale

emoglobina(Reuters Health) – “Il suo basso costo, la semplicità del suo utilizzo, e la sua indipendenza dalla energia elettrica, rende il test HCS, come lo strumento più appropriato in questo momento per gli operatori sanitari della medicina di base, con scarse risorse, per valutare quantitativamente lo stato dell’anemia dei loro pazienti,”  ha dichiarato  Heiko Marn, dell’Institute of Tropical Medicine and International Health, Charite Medical University, di Berlino in Germania. “Se opportunamente introdotto nei programmi di salute pubblica, nei programmi di cura delle madri e dei bambini, questo test ha il potenziale di ridurre in modo significativo la mortalità e la morbilità delle persone più vulnerabili, nei Paesi a basso reddito, e a costi relativamente bassi”, ha detto Marn.

Il test
La dottoressa Marn e la collega Julia Alison Critchley del Population Health Research Institute, St. George’s University di Londra, , hanno condotto una revisione sistematica ed una metanalisi degli studi pubblicati e dei dati dai database locali di diversi Paesi. Va ricordato che nei paesi poveri, l’anemia è di solito diagnosticata clinicamente dalla valutazione del pallore, ma questo approccio si traduce in diagnosi sostanzialmente errata. Nel 2001, l’OMS ha introdotto il test HCS come un nuovo strumento per gli operatori sanitari in diverse comunità. Una precedente revisione sistematica, nel 2005, aveva incluso 14 studi, ma erano stati considerati principalmente i vari utilizzi dei metodi diagnostici di laboratorio, piuttosto che le impostazioni delle cure primarie nella vita reale. Inoltre, la sensibilità e la specificità dei test utilizzati, variavano considerevolmente.

La revisione degli studi
L’attuale revisione ha incluso sempre 14 studi, ma tutti centrati sulla vita reale, come hanno spiegato gli autori. Gli studi inclusi nella nuova revisione sono stati definiti tra quelli dei servizi di  routine della medicina di base o dalle scuole, sono stati invece esclusi gli studi eseguiti in istituzioni, come ospedali, laboratori, o banche del sangue. Dodici degli studi inclusi sono stati effettuati nelle zone rurali, cinque in paesi a basso reddito, e nove nei paesi a reddito medio-basso . La prevalenza dell’anemia variava ampiamente tra gli studi, tra il 2% e il 83% (mediana 58%). Il pool delle analisi ha rivelato una sensibilità del 80% per l’HCS, molto meglio di quanto osservato con la diagnosi clinica, che ha raggiunto il 52% (p = 0,008).  La specificità del pool dei dati era consensualmente  diversa per la HCS (80%) e per la valutazione clinica (75%, p = 0.8250). Nella  diagnosi di anemia grave il test HCS ha rivelato una specificità del 99,6% contro il 92% della valutazione clinica. La sensibilità diagnostica per l’anemia grave è stata del 57% per il test HCS contro il 45%. È interessante notare che, quando i ricercatori hanno combinato la HCS con la diagnosi clinica, la specificità è risultata compromessa (anemia complessiva 59%; grave anemia 90%) a fronte di una maggiore sensibilità (anemia 91%; grave anemia 83%).

Sulla base dei risultati ottenuti per l’anemia grave Marn ha sottolineato che un test HCS positivo potrebbe essere annullato se i test clinici sono mancanti. Un risultato negativo nella valutazione clinica ha una alta specificità, vale a dire, la possibilità che il paziente senza segni clinici di anemia potrebbe, infatti, soffrire di anemia è piuttosto bassa. Inoltre ha ricordato che le potenziali conseguenze cliniche ed economiche di una sovradiagnosi di anemia grave, potrebbero essere le trasfusioni di sangue inutili e potenzialmente dannose o il tempo e le risorse consumate per il ricorso ai servizi di emergenza.  E’ stata infine anche rilevata l’importanza di una migliore formazione degli operatori sanitari all’utilizzo del HCS nei Paesi a basso reddito.

Fonte: Lancet online 2016

Laura Newman

 (Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

 

 

 

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