Gli anziani con lieve alterazione cognitiva hanno il 30% in piĂą di probabilitĂ di tornare a una funzionalitĂ cognitiva normale se pensare in modo positivo alla vecchiaia fa parte della loro filosofia di vita.
E’ quanto emerge da uno studio pubblicato da JAMA Network Open e condotto da ricercatori della Yale School of Public Health.
“La maggior parte delle persone che soffre di lieve alterazione cognitiva presume che non ci sia alcuna possibilitĂ di recupero della funzionalitĂ cognitiva normale, ma in realtĂ non è così: la metĂ di questi pazienti torna alla condizione precedente – commenta Becca Levy, psicologa e autrice principale dello studio – Poco si sa sul perchĂ© alcuni guariscono mentre altri no. Abbiamo preso in esame le convinzioni positive sull’etĂ avanzata, per vedere se un modo di pensare positivo potesse fornire una risposta adeguata “.
Lo studio, finanziato dal National Institute on Aging degli USA, ha osservato 1.716 partecipanti over 65 dell’Health and Retirement Study, uno studio longitudinale nazionale.
Dai risultati è emerso che le persone che, all’inizio dello studio, avevano un pensiero positivo verso la vecchiaia, presentavano una minore probabilità di sviluppare un lieve decadimento cognitivo nei 12 anni successivi alla valutazione.
Fonte: JAMA Network Open 2023