
Lo studio
Lo studio ha analizzato i dati circa l’assunzione di alcool e sulle prestazioni cognitive -misurate ripetutamente per oltre 30 anni tra il 1985 e il 2015 – su 550 uomini e donne sani con un’età media di 43 anni all’inizio della ricerca. Sono stati eseguiti a intervalli regolari test di funzionalità cerebrale e al termine dello studio i partecipanti sono stati sottoposti ad una risonanza magnetica nucleare. Dopo un aggiustamento dei potenziali fattori confondenti come sesso, istruzione, status sociale, attività fisica e relazioni sociali, fumo, rischio di ictus e storia clinica, gli studiosi hanno rilevato che il consumo di alcool più elevato era associato ad un aumento del rischio di declino della funzione cerebrale. A quanto pare bere di più sarebbe anche legato ad una minore integrità della sostanza bianca cerebrale, elemento questo che i ricercatori hanno ritenuto ‘critico’ per quanto riguarda le funzioni cognitive.
Fonte: British Medical Journal
Kate Kelland
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
