
La tecnica
Per stanare e distruggere le sequenze virali ‘dormienti’, i due ricercatori e i loro collaboratori hanno utilizzato la tecnologia CRISPR-Cas9, sorta di ‘forbice’ naturale capace di tagliare il DNA nei punti voluti e cancellare e sostituire (con una sorta di ‘taglia e cuci’) anche intere sequenze del codice genetico. Tecnica che utilizza un enzima presente in un batterio (CAS9) in grado di tagliare appunto il DNA una volta guidato sul posto da una molecola ‘RNA-guida’. La novita’ che adatta questa tecnica al lavoro sull’HIV consiste nell’aver messo CAS9 sotto controllo della proteina TAT, che e’ uno dei promoter della replicazione del virus HIV. “Ogni qual volta il virus dormiente tenta di risvegliarsi e replicarsi – spiega Ferrante – la proteina TAT viene espressa, CAS9 si attiva, entra in azione e taglia il DNA del virus, degradandolo, facendolo suicidare. In questo modo si evita la replicazione e la successiva infezione di un’altra cellula”. Il prossimo step della ricerca – afferma Khalili – sara’ quello di allargare i modelli animali, utilizzando topi transgenici (umanizzati) e in seguito anche primati. Entro due anni inoltre, sarà presentata all’FDA (l’agenzia regolatoria americana) la richiesta di un trial clinico, sull’uomo.
