
Il dipartimento di controllo dell’inquinamento avrebbe riportato polveri sottili, PM 2,5, nella metropolitana di Bangkok a 72-95 microgrammi per metrocubo, mentre le linee guida dell’OMS che impongono che la media annua non superi i 10 microgrammi. Secondo il dipartimento, l’indice di qualità dell’aria (AQI), che valuta diversi inquinanti, nella zona centrale di Bangkok aveva raggiunto un livello non salutare di 135 nel primo pomeriggio. L’applicazione Air4Thai per cellulari, invece, che mostra le letture del Dipartimento di controllo dell’inquinamento, non tiene conto del PM 2,5 o del particolato fine, il più rischioso per la salute umana. Mentre i dati dell’app americana AirVisual avrebbero mostrato una lettura di 154 di AQI.
Alcune scuole internazionali della città hanno installato così i propri dispositivi di misurazione dell’inquinamento atmosferico. “Abbiamo avvisato i gruppi a rischio, compresi i malati, gli anziani e i bambini, avvertendoli di ridurre le attività all’aperto”, ha dichiarato Suwanna Tiansuwan, vice direttore generale del dipartimento di controllo dell’inquinamento. L’esperta ha aggiunto che la mancanza di vento negli ultimi giorni ha permesso che l’inquinamento si accumulasse nell’aria e ha anche precisato che il dipartimento si sta attrezzando per aggiungere i livelli di PM 2,5 alle misurazioni dell’app thailandese per telefonino.
Fonte: Reuters
di Amy Sawitta Lefevre
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
