
La ricerca “colma un vuoto di conoscenze sui fenotipi negli uomini con varianti patogenetiche nella linea germinale di BRCA1 e BRCA2”, dice Laura Ottini, autrice principale dello studio. “I nostri risultati, che derivano da analisi sul più grande set di dati disponibile su PV in BRCA1/2 negli uomini, mostrano che l’essere affetti da un cancro o lo sviluppo di molteplici tumori, tra cui quello al seno, alla prostata e al pancreas, si associa a una maggiore probabilità di essere portatori di PV in BRCA2, piuttosto che in BRCA1”.
Lo studio
Ottini e colleghi hanno esaminato i dati relativi a oltre 6.900 uomini, di cui 3.651 erano portatori di PV in BRCA1 e 3.251 in BRCA2. I partecipanti sono stati reclutati da gruppi di studio in tutto il mondo in centri genetici oncologici tra il 1996 e il 2017 e la loro età media era di 51,6 anni.
Quasi il 20% aveva ricevuto almeno una diagnosi di cancro. I portatori di PV in BRCA2 erano significativamente più esposti alla probabilità di avere un tumore (odds ratio, 3,23) e di avere più di un tumore primario.
I portatori di PV in BRCA2 presentavano un maggior rischio di sviluppare tumore al seno (OR, 5,47), tumore alla prostata (OR, 1,39) e tumore al pancreas (OR 3,00). Tuttavia, avevano una probabilità significativamente inferiore di cancro colorettale (OR, 0,47).
“Questi dati aiuteranno a ottimizzare le cure per gli uomini portatori di PV in BRCA1 e BRCA2”, osserva Laura Ottini. “In particolare, i programmi di screening e sorveglianza in uomini con PV in BRCA1 e BRCA2 dovrebbero essere personalizzati alla luce di queste differenze di fenotipo tumorale gene-specifico”.
Fonte: JAMA Oncology
David Douglas
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
