
“Niente supporta l’ipotesi dei serpenti”, afferma David Robertson, secondo cui è improbabile che il nuovo coronavirus abbia avuto abbastanza tempo di infettare un altro animale ospite per alterare il suo genoma in modo così significativo. Altri dubbi sorgono dal fatto che l’animale ospite sia stato identificato senza altre indagini di laboratorio e sul campo, nelle gabbie e nei container
Per Cui Jie, dell’Istituto Pasteur di Shangai, uno dei ricercatori che identificò il virus della Sars nei pipistrelli, “è il mammifero l’ipotesi più probabile”. I ricercatori cinesi, guidati da Wei Ji, non hanno ancora risposto alle critiche, ma hanno assicurato fin da subito che continueranno a studiare la sequenza genetica del virus.

Perché mai invece penso che il povero corona-mutato se ne sia uscito senza farsene accorgere ( o si?) da un bel laboratorio?
Mah, cosa vuol dire essere malfidenti!…