
L’evidenza emerge da uno studio condotto in Giappone, nel quale le persone che fumavano al momento dell’ictus hanno fatto registrare il 29% di probabilitĂ in piĂą di avere scarsi outcome funzionali in seguito, rispetto ai non fumatori.
E mentre gli ex fumatori nel complesso non correvano rischi piĂą alti in termini di esiti rispetto ai non fumatori, lo stesso non poteva dirsi per gli ex fumatori che avevano smesso negli ultimi due anni. Questo gruppo, infatti,ha fatto registrare il 75% in piĂą di probabilitĂ di problemi funzionali dopo l’ictus.
“Il fumo potrebbe essere un fattore importante e modificabile che ostacola il recupero funzionale post-ictus”, dice il co-autore dello studio, Tetsuro Ago dell’UniversitĂ Kyushu di Fukuoka, in Giappone.
I dati dello studio
I pazienti osservati avevano in media 70 anni e circa uno su quattro erano fumatori attuali. Il 32% era composto da ex fumatori e il 43% non aveva precedenti di fumo.
Tra chi fumava al momento dell’ictus, il rischio di gravi risultati funzionali era proporzionale al numero di sigarette fumate.
Coloro che fumavano piĂą di un pacchetto presentavano un range dal 27% al 48% in piĂą di probabilitĂ di avere scarsi risultati funzionali tre mesi; inoltre avevano anche maggiori probabilità – stimate dal 32% al 53% – di dipendere dagli altri nella vita quotidiana.
Fonte: Stroke
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
