
La ricerca
Il meccanismo è stato identificato nel riso, specie modello per lo studio dei cereali, e può essere regolato con le nuove tecniche di editing genetico per migliorare la produzione agricola. Studiando la pianta del riso, i ricercatori hanno capito che il ticchettio del timer che sincronizza la fioritura con la crescita dello stelo proviene dalle foglie: sono loro che percepiscono l’arrivo della primavera misurando la lunghezza del giorno e, quando scocca l’ora X, producono piccole proteine segnale che viaggiano nei tessuti conduttori della pianta.
Finora si sapeva che queste molecole si dirigono verso l’apice del germoglio, per stimolare le cellule staminali della pianta a formare i fiori, mentre il nuovo studio dimostra che gli stessi segnali servono anche a preparare il fusto alla crescita, rendendolo più sensibile all’azione di ormoni (chiamati gibberelline) che ne inducono l’allungamento.
L’uso di nuove tecnologie genetiche, come il gene editing, ha permesso ai ricercatori di creare mutazioni mirate nei geni che regolano questo processo, separando l’allungamento del fusto dalla fioritura: in questo modo si sono ottenute piante che iniziano a crescere rapidamente in altezza molto prima che siano pronte per fiorire.
Questi risultati potrebbero avere importanti implicazioni dal punto di vista agronomico, considerato che il riso nutre almeno metà degli abitanti del Pianeta e vede l’Italia come primo produttore in Europa.
