
“Data la rilevanza del disturbo e la scarsa efficacia delle terapie attualmente in uso – afferma Guido Mannaioni, direttore della tossicologia e responsabile dello studio – le tecniche di neuro-modulazione della corteccia prefrontale hanno suscitato un crescente interesse nella comunitĂ scientifica e grosse aspettative da parte dei pazienti e delle loro famiglie”.
Lo studio, prosegue Mannaioni, è “condotto insieme con la neurofisiologia e psichiatria del Careggi come trial clinico in doppio cieco, ossia con pazienti che accettano di sottoporsi inconsapevolmente a sedute con il dispositivo che può essere non attivo, al solo scopo di verificare l’efficacia del metodo”. Sono arruolabili nello studio pazienti di entrambi i sessi, di etĂ compresa tra i 18 e i 65 anni, che abbiamo problemi da uso di cocaina in fase attiva.
