
Le linee guida riguardano il cosiddetto Novel Food, cioè gli alimenti preparati con ingredienti fatti con particelle del diametro 100mila volte inferiore a quello di un capello, nonchĂ© mangimi, pesticidi e materiali a contatto con gli alimenti contenenti le stesse nanoparticelle. Il documento, “è una guida sui criteri da utilizzare per descrivere come sono fatti questi nuovi materiali usati negli ingredienti e additivi di alimenti e pesticidi, quali sono le loro proprietĂ e caratteristiche chimico fisiche e come fare i test tossicologici per accertare che non ci siano problemi per la salute umana”, spiega Francesco Cubadda, dell’Istituto Superiore di SanitĂ (Iss), che ha partecipato alla stesura del documento.
“L’obiettivo – aggiunge – è valutarne la sicurezza, in modo che la Commissione Europea possa autorizzare l’immissione di questi prodotti sul mercato”. Grazie alle nanotecnologie, rileva l’Efsa, si possono riorganizzare gli atomi di un oggetto e in questo modo si possono produrre nuovi materiali dotati di nuove proprietĂ . Nel caso del cibo, a esempio, suddividere un grano di sale in granelli minuscoli ne aumenta la superficie, ciò vuol dire che il cibo necessiterĂ di molto meno sale per essere altrettanto gustoso. Tuttavia ancora non si conoscono bene gli effetti di queste particelle sulla salute umana: “Dobbiamo essere certi – osserva l’Efsa – che non nuocciano ai consumatori”.
