
L’analisi
Coordinato da Matt Telfer, il gruppo di planetologi e fisici dell’UniversitĂ britannica di Plymouth, dell’UniversitĂ tedesca di Colonia e dell’UniversitĂ americana Brigham Young ha individuato, grazie alle immagini di New Horizons del 2015 e a modelli realizzati al computer, 357 dune in una regione di Plutone denominata Sputnik Planitia.
“Ciò che rende la scoperta sorprendente – ha spiegato Telfer – è che i granelli di queste dune possano muoversi, malgrado Plutone abbia un’atmosfera molto tenue e la sua pressione superficiale sia 100.000 volte piĂą bassa di quella terrestre”, ha aggiunto.
Le dune si estendono per 75 chilometri ai piedi di una delle catene montuose ghiacciate di Plutone. I granelli di metano, e in minore quantitĂ di azoto, sono trasportati dai venti moderati che soffiano sul pianeta a una velocitĂ di 30-40 chilometri orari. L’ipotesi dei planetologi è che queste strutture siano relativamente giovani, con meno di 500.000 anni di etĂ .
La sonda New Horizons, intanto, sta continuando il suo viaggio ai confini del Sistema Solare verso uno dei tanti mondi ghiacciati che si trovano in queste regioni remote, 2014 MU69. Quando lo avvicinerĂ , nel 2019, sarĂ il corpo celeste piĂą distante mai raggiunto da un veicolo costruito dall’uomo.
