
“Questa scoperta mi rende molto eccitato”, afferma Kipping. “Il pianeta è un po’ più piccolo della Terra, si trova esattamente nella zona abitabile della sua stella e ora sappiamo che ha un grosso nucleo ferroso. Inoltre il sistema di Trappist 1 – aggiunge – sembra essere molto più stabile di quello di Proxima Centauri. Recentemente è stato scoperto che la stella emette potenti brillamenti visibili ad occhio nudo, e questo mi rende molto più ottimista riguardo all’abitabilità di Trappist 1e rispetto a Proxima b”.
I due ricercatori hanno sfruttato studi precedenti, che hanno misurato dimensioni e masse dei sette pianeti con grande precisione, per estrapolarne la composizione chimica e la struttura grazie a modelli di formazione dei corpi celesti: Trappist 1e è l’unico che risulta avere un grande nucleo di ferro, di dimensioni comparabili a quelle del nucleo della Terra.
Future ricerche potranno beneficiare dei telescopi di nuova generazione, come il James Webb Space Telescope della Nasa il cui lancio è previsto nel 2020, che riusciranno a rivelare molto di più sul sistema di Trappist 1 e sull’abitabilità dei suoi pianeti.
