
Lo studio
754 donne sono state sottoposte a 2.065 mammografie, ecografie e Risonanza Magnetica. Il tasso complessivo di rilevazione di cancro è stato di 8,2 per 1.000 esami. Il tasso di rilevazione mammografica con aggiunta RMI è stato superiore a quelle con sola mammografia (8,2 vs 4,4 per 1000; P=0,003) Il tasso di rilevazione è stato anche maggiore quando la mammografia è stata combinata con l’ecografia (6,8 vs 4,4 per 10000; P=0,03). Quando la Risonanza è stata aggiunta alla mammografia sono stati rilevati altri 3,8 tumori per 10000 donne; invece, quando l’ecografia è stata aggiunta alla mammografia sono stati rilevati 2,4 ulteriori tipi di tumore per 1000 donne. Un grave limite dello screening con RMI è il suo elevato tasso di falsi positivi. Circa il 47,1% dei tumori potrebbe essere perso con la sola mammografia, perciò i limiti della Risonanza (falsi negativi e falsi positivi) potrebbero essere entro limiti accettabili. Gli autori hanno affermato che i risultati dello studio potrebbero essere utilizzati non solo per informare le pazienti e per la decisione clinica riguardo al migliore screening da effettuare dopo una BCT, ma anche per sviluppare linee guida e raccomandazioni di screening più personalizzate per le donnne che sono a rischio maggiore di cancro al seno.
Fonte: JAMA Oncology
Megan Brooks
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
