
La ricerca
Grazie ad un sequenziamento massivo del DNA e dell’RNA delle cellule dei pazienti con Leucemia Acuta Megacarioblastica, si è dimostrato che questa malattia può essere sottoclassificata in 7 differenti gruppi, ciascuno dei quali correlato a prognosi diversa. ”Questo studio – spiega Franco Locatelli coordinatore del gruppo di lavoro nazionale dell’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica per le Leucemie del bambino – è stato in parte finanziato anche dall’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro e dimostra l’importanza della cooperazione internazionale per definire sempre più accuratamente l’origine delle leucemie del bambino e per sviluppare trattamenti innovativi, nonché ritagliati sul profilo biologico per ogni singolo paziente”.
La Leucemia Mieloide Acuta (LMA) colpisce ogni anno nel nostro Paese circa 70-80 bambini e rappresenta il secondo tipo più frequente di leucemia acuta dell’età pediatrica, dopo la leucemia linfoblastica acuta che, invece, viene diagnosticata in circa 350 bambini per anno.
