GSK e la Fleming Initiative hanno annunciato sei nuovi importanti programmi di ricerca, denominati “Grand Challenges”, che sfruttano alcune delle migliori competenze scientifiche e le tecnologie più recenti, tra cui l’Intelligenza Artificiale avanzata, per mettere a punto soluzioni in grado di rallentare la crescente resistenza antimicrobica (AMR) nel mondo.
Sei “Grandi Sfide” che vengono illustrate durante la Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla AMR e in occasione dell’80° anniversario del Premio Nobel per lo sviluppo della penicillina, il primo antibiotico ad ampio spettro.
La Fleming Initiative è stata istituita dall’Imperial College di Londra e dall’Imperial College Healthcare NHS Trust, e riunisce ricercatori, responsabili politici, medici, esperti e partner commerciali con l’obiettivo di studiare e offrire soluzioni ponderate, su scala globale, al problema della resistenza antimicrobica. GSK è diventato il primo partner fondatore della Fleming Initiative, impegnandosi a stanziare 45 milioni di sterline di finanziamenti nel 2024 e sostenendone la missione.
Il quadro globale della AMR
Il recente rapporto GLASS dell’OMS (ottobre 2025) evidenzia un peggioramento della situazione globale della resistenza antimicrobica. Circa un’infezione batterica su sei confermata in laboratorio è causata da batteri resistenti agli antibiotici. Si prevede che i decessi annuali associati alla AMR aumenteranno del 74,5% entro il 2050, passando da 4,71 milioni nel 2021 a 8,22 milioni a metà del secolo.
I programmi che vedranno collaborare GSK e Fleming Initiative inizieranno nel 2026, saranno interamente finanziati per 3 anni e copriranno sei temi chiave:
• Potenziare la scoperta di nuovi antibiotici per le infezioni batteriche Gram-negative
• Accelerare la scoperta di nuovi farmaci per combattere le infezioni fungine
• Migliorare la comprensione di come il nostro sistema immunitario risponde ai batteri resistenti ai farmaci, a partire dallo Staphylococcus aureus, per stimolare la ricerca sui vaccini
•Utilizzare la sorveglianza delle malattie e i dati ambientali per creare modelli di intelligenza artificiale che prevedano come emergono e si diffondono i patogeni resistenti ai farmaci
• Condurre una sperimentazione clinica innovativa per migliorare i tempi e i modi della prescrizione degli antibiotici
• Utilizzare dati e approfondimenti di ricerca internazionale per informare le politiche e il coinvolgimento del pubblico, integrare interventi preventivi, accelerare la ricerca e sviluppo continua e amplificare l’azione sociale e governativa per anticipare l’AMR
Le infezioni batteriche Gram-negative
Una delle nuove iniziative di ricerca mira a trovare soluzioni a uno dei principali ostacoli scientifici all’AMR che ha costantemente messo alla prova gli esperti: superare le difese dei batteri Gram-negativi, una delle minacce più preoccupanti per la salute umana. Questi batteri (tra cui E. coli e Klebsiella pneumoniae) hanno un complesso sistema di difesa dell’involucro cellulare, che impedisce agli antibiotici di accumularsi all’interno della cellula, e pompe di efflusso che possono espellere quelli che si accumulano.
Concentrando la potenza dei supercomputer sui superbatteri, chimici, microbiologi ed esperti di intelligenza artificiale del Drug Discovery Hub dell’Imperial College collaboreranno con gli scienziati di GSK e Agilent Technologies per utilizzare l’automazione avanzata e generare nuovi set di dati su diverse molecole, al fine di creare un modello di intelligenza artificiale/apprendimento automatico che migliorerà la capacità di progettare antibiotici per infezioni da Gram-negativi multiresistenti. Questi dati e i modelli di intelligenza artificiale saranno messi a disposizione degli scienziati di tutto il mondo.
Le infezioni fungine
Nella seconda delle sei Grandi Sfide, gli scienziati guideranno la scoperta di nuovi farmaci per combattere le infezioni fungine, a partire dall’Aspergillus. Si verificano ogni anno circa due milioni di casi di infezione da Aspergillus, con tassi di mortalità superiori al 46% (nei pazienti in terapia intensiva ad alto rischio), ulteriormente aggravati dalla diffusione della resistenza antifungina. Attualmente esistono solo quattro tipi di farmaci, che in genere agiscono sugli stessi siti all’interno delle cellule fungine. Questo nuovo programma di ricerca utilizzerà l’intelligenza artificiale per identificare le vulnerabilità uniche dei funghi, con l’obiettivo di supportare lo sviluppo di nuovi farmaci mirati.
Modellare la risposta immunitaria alle infezioni
Un terzo team di esperti inizierà a modellare la risposta immunitaria umana alle infezioni, a partire dallo Staphylococcus aureus, uno dei patogeni resistenti ai farmaci più pericolosi al mondo, che causa oltre un milione di decessi all’anno. I vaccini contro questo patogeno hanno finora fallito negli studi clinici a causa della mancanza di dati dettagliati e rilevanti per l’uomo sul comportamento batterico e sulle risposte immunitarie. Il nuovo team replicherà, in condizioni rigorosamente controllate e sicure, le infezioni del sito chirurgico per fornire dati chiave sulla progressione dell’infezione e sulla risposta immunitaria umana allo S. aureus, utili per lo sviluppo di nuovi vaccini.
Un ambizioso piano di ricerca
In totale saranno circa 50 gli studi multidisciplinari finanziati dalla partnership GSK/Fleming AMR e in gran parte verranno svolti presso le strutture dell’Imperial College di Londra. La collaborazione tra le due realtà darà impulso a un campo di ricerca vitale sempre più in difficoltà ad attrarre le necessarie competenze scientifiche, come emerge dal rapporto dell’AMR Industry Alliance, “Leaving the Lab“, del 2024. Tutti i programmi di ricerca scientifica sono guidati da esperti dell’Imperial College e di GSK.
I commenti
“Nei 12 mesi trascorsi da quando abbiamo annunciato la nostra storica partnership tra GSK e la Fleming Initiative, sono stati compiuti enormi progressi – afferma Ara Darzi, Responsabile della Fleming Initiative- Disponiamo di competenze, strutture, capacità e visione leader a livello mondiale per poter lanciare queste ambiziose Grandi Sfide. Oggi, a 80 anni dal premio Nobel per la scoperta della penicillina, siamo lieti di vedere i progressi di questa ricerca. Ci auguriamo che questa ricerca sia un faro per la comunità scientifica e sottolinei l’urgente necessità di sforzi collaborativi per affrontare la crescente minaccia globale dell’AMR.”
“Sono lieto di unire la leadership di GSK nella scienza antimicrobica con la ricerca all’avanguardia a livello mondiale dell’Imperial College di Londra – aggiunge Tony Wood, Direttore Scientifico di GSK – Insieme, con set di dati su larga scala, modalità farmacologiche emergenti e modelli basati sull’intelligenza artificiale, apriremo nuovi approcci per la scoperta di nuovi antibiotici e anticiperemo e supereremo lo sviluppo della resistenza per trasformare il trattamento e la prevenzione delle infezioni gravi. Attualmente, GSK dispone di un promettente portafoglio di risorse rilevanti in fase di sviluppo, molte delle quali mirate a patogeni identificati come prioritari dall’OMS e dal CDC statunitense. Continueremo a essere leader nell’ispirare un’azione molto più collettiva, a livello di industria, mondo accademico e politico, e credo che la nostra partnership con la Fleming Initiative rappresenti un nuovo passo importante in questa direzione.”
“L’AMR è una sfida globale che nessun laboratorio o istituzione può risolvere da solo – sottolinea Hugh Brady, Presidente dell’Imperial College di Londra – Affrontare l’aumento delle infezioni resistenti ai farmaci può essere fatto solo riunendo un’ampia gamma di competenze, provenienti da scienza, industria e politica, insieme al coinvolgimento del pubblico. Questa è scienza convergente in azione e garantirà che gli antimicrobici continuino a funzionare per le generazioni future”.
“L’AMR è una delle maggiori sfide che dobbiamo affrontare nel Servizio Sanitario Nazionale e in tutto il mondo – conclude Tim Orchard, amministratore delegato dell’Imperial College Healthcare NHS Trust – Le infezioni resistenti ai farmaci sono sempre più difficili da trattare e rappresentano un rischio crescente per i pazienti. Abbiamo urgente bisogno di nuove soluzioni e interventi per affrontare le infezioni resistenti ai farmaci, che potranno essere raggiunti solo mettendo in comune le nostre competenze. Queste ambiziose iniziative di ricerca sono un fantastico esempio di questo tipo di collaborazione e di come la Fleming Initiative andrà a beneficio sia delle comunità locali che di quelle globali”.
I dati e le informazioni derivanti da questi programmi saranno ampiamente diffusi, con l’obiettivo di ispirare lo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini più efficaci a livello globale.

