
Lo studio
E’ ormai dimostrato da molte ricerche condotte in passato che i bambini, sin dal loro primo giorno di vita, sono in grado di riconoscere la voce della mamma distinguendola da quella di una qualunque donna estranea, e non solo. Sono anche in grado di ‘emozionarsi’ udendo la voce della mamma, come evidenziato da alcune reazioni quali quella di succhiare più forte il loro ‘ciuccio’. In questo studio si è inteso esplorare l’effetto della voce materna su bambini di 7-12 anni tutti sani. Le rispettive mamme hanno registrato la loro voce dicendo parole senza senso. Altre donne estranee ai bambini hanno fatto altrettanto. Ai piccoli sono state fatte ascoltare le registrazioni durante una risonanza magnetica e si è osservata la loro reazione cerebrale alla voce della mamma o di una estranea.
I risultati
Nel primo caso si è visto che nel cervello dei bambini si attiva intensamente tutta una serie di regioni neurali importanti non solo per la funzione uditiva, ma coinvolte nell’emotività, nelle sensazioni di piacere e nel riconoscimento dei visi. Nulla del genere, però, succede in risposta alla voce estranea. Inoltre, l’intensità con cui il cervello reagisce alla voce materna è risultata correlata alle abilità di comunicazione sociale del bambino. Ora i ricercatori hanno intenzione di ripetere le stesse osservazioni su bambini affetti da autismo e su adolescenti, per indagare se la malattia o l’età, possano alterare il ‘rapporto preferenziale’ che il cervello del figlio ‘stringe’ con la voce materna.
