
L’allarme
Non più solo vino e birra. I gusti degli italiani in tema di alcol vedono sempre più aumentare le preferenze per superalcolici, aperitivi, amari, cocktail e ‘alcopop’, ovvero bevande zuccherate poco alcoliche e apparentemente innocue. Sono questi gli ‘strumenti del mestiere’ di chi si dedica ad abbuffate alcoliche a stomaco vuoto, per ‘sballarsi’ prima e più facilmente: il 10% degli uomini e il 2,5% delle donne con più di 11 anni ha dichiarato di aver consumato 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione almeno una volta negli ultimi 12 mesi (pari quindi a 3,3 milioni di persone). Le bevute esagerate episodiche sono, per il Ministero della Salute, “un serio problema di sanità pubblica”. Tanto più che riguarda anche giovanissimi. L’1% dei ragazzi e delle ragazze tra 11 e 15 anni dichiara di aver fatto del binge drinking, mentre tra i 15 e i 17 anni le percentuali salgono a 7,4% per i maschi e 4,6% per le femmine. La percentuale maggiore si registra tra i 18-24enni, fascia di età in cui dichiara di farlo il 21% dei maschi e il 7% delle femmine. Superata questa età le percentuali diminuiscono.
Malattie correlate all’alcol
Ictus, trombosi, cancro, sono solo alcuni delle più frequenti malattie correlate all’alcol, a cui si aggiungono problemi di sterilità per le donne, difficoltà nelle prestazioni sessuali per gli uomini e i tantissimi incidenti stradali provocati dall’abuso. Forse anche grazie alle tante campagne informative, calano i consumatori giornalieri, passati dal 22,7% del 2013 al 22,1 del 2014. Aumentano invece, soprattutto tra le donne, coloro che bevono fuori pasto (dal 25,8% del 2013 al 26,9% del 2014). Calano i consumatori a rischio, da 8,6 milioni a 8,3 (per lo più maschi), ma tra questi ben 700.000 sono minorenni e 2,7 milioni sono over 65. Continuano a calare i decessi attribuibili direttamente all’alcol: sono stati 1.308 soprattutto per malattie del fegato e sindromi psicotiche.
