
Lo studio
Gli scienziati hanno mostrato che LSD1, enzima molto studiato nella biologia dei tumori ma anche presente a livello neuronale, “è in grado di convertire l’effetto di stimoli stressanti in un comportamento ansioso”, grazie a modifiche epigenetiche. “Lo stress emotivo – aggiungono gli scienziati – rappresenta uno dei principali fattori di rischio nello sviluppo di malattie neuropsichiatriche quali ansia e depressione. In questo lavoro si dimostra che LSD1 è in grado di mediare la risposta ad uno stress psicosociale, quale ad esempio bullismo e mobbing, modificando l’espressione di geni che modulano la capacità di un singolo neurone di interagire con altri neuroni”.
Prospettive
La principale implicazione clinica di questa scoperta è la possibilità di studiare nuovi farmaci capaci di inibire LSD1 “come nuova strategia per contrastare gli effetti deleteri dello stress sull’insorgenza di malattie neuropsichiatriche e legate allo stress. Inoltre, poiché una delle aree cerebrali coinvolte nella risposta allo stress è l’ippocampo, responsabile dei processi di memoria e apprendimento – concludono gli esperti – questo studio apre una nuova prospettiva per interpretare i noti effetti dello stress sulla formazione della memoria”.
