L’antibioticoresistenza è stata un problema sin dall’invenzione della penicillina: oggi 23.000 persone ogni anno muoiono a causa di ceppi batterici resistenti agli antibiotici. Un’era post-antibiotica sarebbe terrificante, ma per fortuna la ricerca sta correndo ai ripari. Un recente studio ad esempio ha proposto l’introduzione nel corpo di liposomi speciali in grado di attirare le tossine batteriche a sé anziché consentire loro di attaccare le cellule del corpo: una volta che la tossina raggiunge il liposoma, rimane intrappolata al suo interno e non è più in grado di danneggiare l’organismo infetto. Le tossine sono attirate dal liposoma in modo irresistibile, ed una volta al suo interno possono essere eliminate facilmente e senza rischi. Questo sistema potrebbe potenziare la capacità del sistema immunitario di respingere un’infezione batterica, e rendere anche più efficace l’azione degli antibiotici somministrati in concomitanza, scongiurando il danno derivante dalle tossine che si verifica durante l’eliminazione dei batteri. Benchè si tratti di una strada molto promettente da percorrere, permane però una notevole quantità di scetticismo: alcuni esperimenti effettuati in passato con i liposomi si sono poi rivelati dei vicoli ciechi, e benchè il sistema proposto si sia rivelato efficace sui ratti da laboratorio, la sperimentazione sull’uomo rimane ancora un traguardo piuttosto lontano. (Nature online 2014, pubblicato il 2/11)
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