100mila italiani a letto, ma ancora non è influenza

vaccini e siringaI virus dell’influenza, quelli della stagione 2016-17 devono ancora colpire e lo faranno con il graduale calare delle temperature, ma nel frattempo, a mettere a letto circa 100mila italiani, ci stanno pensando altri virus molto simili a quelli dell’influenza vera e propria. Per questo motivo anche, medici e virologi invitano a vaccinarsi: la campagna vaccinale partirà ufficialmente in tutta Italia entro la prima settimana di novembre e l’immunizzazione è fortemente consigliata dal momento che si prevede una stagione di virus particolarmente aggressivi. Il consiglio arriva anche dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

“Il primo isolamento dei nuovi virus influenzali – spiega il virologo Fabrizio Pregliasco – è avvenuto già lo scorso agosto in un bambino. I vaccini disponibili contengono dunque le due varianti virali di questa stagione (il virus h3n2 Hong-Kong e il B-Brisbane, oltre al virus H1n1). Tuttavia – avverte l’esperto – potrebbe esserci una terza variante (il virus B-Pukhet), contenuta solo in un tipo di vaccino quadrivalente, e questo dato potrebbe rendere la stagione influenzale più pesante, con una previsione di oltre 7 mln di casi”.

Al momento, però, gli italiani a letto, “oltre centomila – chiarisce – sono stati colpiti da virus simili all’influenza, anche se facilmente confondibili”. Il consiglio, sottolinea anche la responsabile area Vaccini della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Tommasa Maio, “è di rivolgersi al proprio medico di base. In alcune regioni, come il Lazio, la campagna vaccinale è già partita, ma entro la prima settimana di novembre tutti i medici di base avranno disponibili nei propri studi i vaccini antinfluenzali”.

Questi saranno gratuiti, ricorda, “per gli over-65, i malati cronici, le donne al II e III trimestre di gravidanza, personale sanitario e addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo”. Ci si può vaccinare fino alla fine di dicembre, ”ma mai come quest’anno è importante farlo, data appunto l’aggressività dei virus: l’auspicio – afferma Maio – è che la vaccinazione sia estesa il più possibile, ricordando il fatto che lo scorso anno si sono registrati circa 8mila morti a causa delle complicanze dell’influenza, soprattutto tra gli anziani”.

E un appello affinché anche gli operatori sanitari si vaccinino contro l’influenza arriva dal segretario generale della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Luigi Conte: “In Usa si vaccina l’80% degli operatori della Sanità, mentre in Italia lo fa solo il 20-30% e questo può rappresentare un rischio”.

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