Zika: un farmaco anti-malaria protegge il feto dall’infezione

Proteggere il feto dal virus Zika con un farmaco attualmente in uso per la malaria. A scoprirlo sono stati i ricercatori della School of Medicine di Washington University di St. Louis che hanno pubblicato il loro studio sul Journal of Experimental Medicine.

Lo studio
I ricercatori hanno notato che il virus Zika infetta il feto manipolando la normale barriera della placenta all’infezione, costituita da un processo conosciuto come autofagia, ovvero il percorso di smaltimento dei rifiuti cellulari attraverso il quale si smaltiscono organismi indesiderati e microbi invasori.

Poiché il farmaco antimalaria, l’idrossiclorochina, agisce proprio sull’autofagia, i ricercatori hanno ipotizzato che fosse in grado di proteggere i feti contro Zika. Per verificare l’ipotesi hanno infettato topi in gravidanza con Zika trattandone alcuni con idrossiaclorochina e altri con placebo ogni giorno per cinque giorni.

Dopo il trattamento tutte le madri avevano circa la stessa quantità di virus Zika nel sangue ma nella placenta dei topi che avevano ricevuto il farmaco sono stati trovati molti meno virus e i feti ritrovano una normale crescita.

“Questo farmaco è già usato nelle donne in gravidanza per curare la malaria e ciò potrebbe accelerare il processo di validazione dei test clinici per uso umano”, ha dichiarato l’autore principale Indira Mysorekar, professore associato di ostetricia e ginecologia e di patologia e immunologia.

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