Zecche: anche i dinosauri dovevano “combatterci”

Anche i dinosauri del Cretaceo avevano a che fare con uno più fastidiosi nemici dei cani, la zecca. La scoperta arriva dal ritrovamento di due zecche, una ancora gonfia di sangue, mentre un’altra è aggrappata ad una piuma della sua ‘vittima’, rimaste intrappolate per 100 milioni di anni nell’ambra. Ritrovate in Myanmar, rappresentano la prima prova diretta del rapporto tra dinosauri e parassiti, come spiega su Nature Communications il gruppo di ricerca internazionale che le ha esaminate sotto il coordinamento dell’Università di Oxford.

Tutti i tentativi fatti finora per estrarre il Dna dall’ambra si sono rivelati fallimentari, a causa della fragilità del Dna stesso. Tuttavia la resina restituisce comunque una preziosa istantanea della vita dei dinosauri piumati, compresi gli antenati degli uccelli moderni. Anche loro, a quanto pare, erano infestati dai parassiti, come dimostra la piuma trovata attaccata ad una zecca, probabilmente appartenuta ad un dinosauro teropode, anche se è impossibile stabilire se si trattasse di una specie in grado di volare. Dall’ambra è riemersa perfino ‘la terribile zecca di Dracula’ (Deinocroton draculi), un parassita finora sconosciuto e ormai estinto.

Un esemplare si era talmente riempito di sangue da aumentare il proprio volume di ben otto volte. “Sfortunatamente non è possibile determinare la composizione del sangue succhiato – spiega Xavier Delclòs dell’Università di Barcellona – perché la zecca non si è completamente immersa nella resina e quindi il suo contenuto è stato alterato dalla deposizione minerale”. Qualche indizio sulla vittima arriva da altre due zecche trovate nella stessa ambra, aggrappate a fili di seta prodotti da larve di coleotteri dermestidi. Questi parassiti si nutrono solitamente di materiali di origine animale, come pelle, piume e peli: dato che nell’ambra non sono stati trovati peli di mammifero, è probabile che il loro ospite fosse un dinosauro piumato.

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