Zanzare geneticamente modificate che generano solo maschi

Popolazioni di zanzare nelle quali, generazione dopo generazione, le femmine diventano sempre più rare perchè possono generare soltanto maschi: è la strada nata nei laboratori dell’Imperial College di Londra per debellare le zanzare Anofele e, con esse, la malaria. E’ l’ultima tappa di una strada intrapresa almeno dall’inizio degli anni ’90 e il coordinatore della ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, è ancora una volta il gruppo coordinato dall’italiano Andrea Crisanti, che lavora fra la Gran Bretagna e l’università di Perugia. E’ stato proprio Crisanti a inaugurare questo filone di ricerca. All’inizio modificando le zanzare in modo da stimolare in esse la produzione di anticorpi contro il plasmodio, il parassita responsabile della malattia: una strada complessa, le cui difficoltà non hanno però scoraggiato i ricercatori.

Nel 2005, per esempio, una modificazione genetica ha permesso di ottenere zanzare maschio dai testicoli fluorescenti al fine di facilitare la sterilizzazione. Due anni più tardi negli Stati Uniti sono state ottenute le zanzare resistenti al plasmodio e nel 2008 è stato nuovamente il gruppo di Crisanti a rendere i maschi di zanzara sterili modificandone il Dna. Ancora Crisanti nel 2011 ha messo a punto un enzima capace di tagliare un gene che aiuta la zanzara a trasmettere il plasmodio e ancora spermatozoi capaci di ingannare le femmine, facendo credere ad esse di aver fecondato le uova.

Adesso i ricercatori hanno modificato le zanzare in modo da produrre spermatozoi in grado di generare soltanto maschi. Questo perchè la malaria si trasmette attraverso il plasmodio contenuto nelle ghiandole salivari delle femmine del genere Anopheles gambiae. Riducendo progressivamente il numero delle zanzare femmina, quindi, si limita automaticamente la diffusione di nuovi casi di malaria.

I primi risultati ottenuti in laboratorio sono incoraggianti: un enzima ha permesso di intervenire nel processo di produzione degli spermatozoi, tagliando la porzione di Dna dell’Anofele che contiene il cromosoma femminile X. In questo modo sono stati ottenuti spermatozoi capaci di generare maschi nel 95% dei casi. La speranza dei ricercatori è poter ottenere fuori dal laboratorio gli stessi risultati osservati nelle gabbie, dove sono state sufficienti sei generazioni sempre più povere di femmine per eliminare intere popolazioni di zanzare. Se questo dovesse accadere all’esterno, potrebbe essere un passo decisivo verso la fine della malaria.

Lucia Limiti

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