Nei giorni scorsi il Parlamento Europeo ha fatto un primo passo verso la modifica del processo attraverso il quale le medicine vengono approvate a livello comunitario, votando a favore del Rapporto e degli emendamenti sul Regolamento, che regola il processo tramite il quale la European Medicines Agency (EMA) approva la commercializzazione dei nuovi farmaci. Le modifiche proposte faciliteranno l’accesso alle medicine innovative da parte dei pazienti, riducendo drasticamente i tempi tra l’autorizzazione alla commercializzazione di un nuovo farmaco e le decisioni dei singoli paesi sul relativo rimborso. In molti paesi il valore dei nuovi farmaci è deciso in base al valore aggiunto che questi apportano ai malati rispetto alle medicine già disponibili e ovviamente anche in base alle risorse finanziarie a disposizione dei vari paesi. Tutti i paesi europei sono obbligati ad adottare e rendere disponibili i nuovi farmaci entro 180 giorni dall’autorizzazione dell’Ema. Un esempio di questo problema è il caso di transtuzumab, un farmaco efficace contro il tumore alla mammella, ove sia presente il recettore ERB2. In breve tempo dalla sua commercializzazione, trastuzumab è diventato lo standard per la cura di questo tipo di tumore al seno, tanto che nell’aprile 2015 è stato incluso nella lista dei farmaci essenziali dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nonostante l’efficacia comprovata di questo farmaco, esistono enormi differenze nell’accesso e rimborso in Europa”
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