(Reuters Health) – Un test ematico sarebbe in grado di predire il rischio di fratture da fragilitĂ negli uomini over 65. I livelli sierici di pentosidina e del recettore endogeno dei prodotti di scarto della glicazione (esRAGE) possono, infatti, essere usati per prevedere fratture di fragilitĂ in questa categoria di pazienti. Lo studio giapponese è pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.
Lo studio
EsRAGE legherebbe i prodotti di scarto della glicazione (AGE) bloccandone le pathway intracellulari. La pentosidina, che è un AGE, è associata al deterioramento della resistenza ossea. Tamaki, dell’Osaka Medical College, ha valutato con il suo team la possibilitĂ di prevedere le fratture da fragilitĂ , in funzione dei livelli sierici di esRAGE e di pentosidina, in uno studio su 1.285 uomini giapponesi di 65 anni e oltre, partecipanti all’indagine dello studio FORMEN. Durante il follow up di 4,1 anni, 25 uomini hanno riportato fratture da fragilitĂ per un’incidenza complessiva di 4,9 per 1.000 persone per anno. I livelli di pentosidina erano significativamente piĂą elevati negli uomini che avevano riportato eventi fratturativi, mentre i rapporti esRAGE-pentosidina erano significativamente inferiori. Ogni incremento della deviazione standard nei rapporti di esRAGE-pentosidina è stato associato ad una riduzione del rischio di frattura minore al collo del femore del 34%, al rischio di frattura minore dell’anca del 35%, e al rischio di frattura minore alla colonna lombare del 36% . “L’utilizzo del valore di pentosidina e di esRAGE dovrebbe poter migliorare la classificazione del rischio di frattura, utile per la prevenzione dell’evento fratturativo”, concludono i ricercatori.
Fonte: Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism
di Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano SanitĂ / Popular Science)