Un brutto carattere allunga la vita? In alcuni casi sì

Potrebbe sembrare assurdo ma è così. Avere un caratteraccio potrebbe non essere un fattore così negativo. Il nervosismo, l’irritabilità, la preoccupazione e addirittura la frustrazione potrebbero essere protettivi per la salute e diminuire il rischio di morte. A rivelarlo è uno studio condotto presso l’Università di Edimburgo e pubblicato su Psychological Science.

La ricerca
Diretto da Catharine Gale, lo studio ha evidenziato che individui con personalità tendenzialmente nevrotica (negativi, preoccupati, che si sentono frustrati, vulnerabili, spesso arrabbiati o irritati) hanno un minore rischio di morte quando ritengono che la propria salute sia appena discreta o del tutto non buona. Inoltre questi individui, quando sono particolarmente tendenti alla vulnerabilità e alla preoccupazione, hanno sempre – indipendentemente da come percepiscono la propria salute – un minor rischio di morire per qualunque causa rispetto ad altri individui non ‘nevrotici’.

Per arrivare a questi risultati gli esperti hanno sottoposto a questionari sulla personalità oltre 500 mila persone, il cui stato di salute è stato seguito per un tempo medio di quasi 7 anni e sono stati registra anche tutti i decessi. Inoltre, i partecipanti dovevano soggettivamente giudicare il proprio stato di salute e fornire dettagli sui propri stili di vita.

Resta da capire perché avere un siffatto ‘caratteraccio’ sia in qualche modo protettivo per la salute; ciò è risultato essere indipendente dagli stili di vita di queste persone. Su questo aspetto gli scienziati stanno attualmente indagando.

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